Il 20 dicembre la sentenza del processo a carico di Matteo Salvini per il caso Open Arms

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AgenPress. Dopo3 anni di processo, per un totale di 24 udienze che hanno visto l’audizione di 45 testimoni, il 20 dicembre, dalle 9.30 presso il tribunale della Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo, si terrà la sentenza del processo a carico di Matteo Salvini per il caso Open Arms.
L’ex ministro dell’Interno e attuale ministro dei trasporti è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, dopo aver impedito per 19 giorni lo sbarco di 147 persone, tra cui minori, soccorse dalla ONG Open Arms nel corso di 3 salvataggi nell’agosto 2019.
6 anni di reclusione oltre alle pene accessorie è stata – durante l’udienza del 14 settembre 2024 – la richiesta dei PM della Procura della Repubblica di Palermo per l’attuale Vicepremier che all’epoca dei fatti era a capo del Viminale, imputato del processo in riferimento alla missione 65 della ONG Open Arms svoltasi ad agosto del 2019.
La vicenda processuale prese avvio nel novembre del 2019 con la richiesta da parte del Procuratore della Repubblica di Palermo – sulla scorta delle notizie acquisite dalla Procura della Repubblica di Agrigento – al Collegio per i reati ministeriali presso il Tribunale di Palermo, di procedere con le indagini nei confronti del senatore Matteo Salvini, già Ministro dell’interno, in relazione a diverse ipotesi di reato inerenti ai fatti avvenuti nell’agosto dello stesso anno, relativi allo sbarco di migranti di varie nazionalità, giunti in prossimità delle coste di Lampedusa a bordo della nave Open Arms.
Un processo unico nel suo genere, che vede un Ministro imputato per azioni compiute in relazione alla sua carica, per il quale i PM di Palermo hanno chiesto l’affermarsi della penale responsabilità dell’imputato con vincolo della continuazione tra i reati di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio dato, hanno motivato, “L’Intenzionale e consapevole spregio delle regole e diniego consapevole e volontario verso la libertà personale di 147 persone”.
Sulla vicenda si sono già espressi il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, che nell’agosto del 2019, sospese il divieto interministeriale con il quale si impediva alla nave Open Arms di fare ingresso nelle acque territoriali italiane; la Procura della Repubblica di Agrigento, che dispose il sequestro della nave in cui si trovavano i naufraghi soccorsi impediti a scendere a terra; il Tribunale dei Ministri di Palermo, che ha svolto le indagini sulle ipotesi di reato e ha chiesto l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini; il Senato della Repubblica che ha accolto la richiesta del Tribunale; il Giudice delle indagini preliminari che ha rinviato al dibattimento l’imputato e la Procura della Repubblica di Palermo che ha concluso per la condanna per entrambi i capi di imputazione.
La sentenza è quindi attesa per il 20 dicembre a Palermo, dove presso il tribunale della Casa Circondariale “Pagliarelli”, si terrà l’udienza conclusiva del primo grado di giudizio. All’udienza sarà presente Oscar Camps, fondatore della ONG Open Arms, l’Avvocato Arturo Salerni.
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