Trump. Zelensky pronto a “fare un accordo” con Putin. 43.000 soldati ucraini uccisi e altri 370.000 feriti

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AgenPress –  Il presidente eletto americano, Donald Trump, ha fatto appello per un “cessate il fuoco immediato” in Ucraina e per l’avvio di “negoziati” e ha affermato che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, “vorrebbe concludere un accordo” con Mosca per mettere fine al conflitto. Ieri Trump a Parigi ha avuto un incontro trilaterale all’Eliseo con Zelensky e con il presidente francese, Emmanuel Macron per la riapertura della cattedrale di Notre Dame.

“Zelensky e l’Ucraina vorrebbero raggiungere un accordo e porre fine a questa follia… Dovrebbe esserci un cessate il fuoco immediato e dovrebbero iniziare i negoziati”, ha affermato Trump nel suo post.

“Troppe vite vengono sprecate inutilmente, troppe famiglie vengono distrutte e, se continua così, la situazione potrebbe trasformarsi in qualcosa di molto più grande e di molto peggiore”, ha scritto.

“Zelensky e l’Ucraina – scrive Trump sul suo social Truth – vorrebbero fare un accordo e porre fine a questa follia. Hanno perso in modo ridicolo 400.000 soldati e molti più civili. Dovrebbe esserci un cessate il fuoco immediato e dovrebbero iniziare i negoziati”.

Zelensky, ha dichiarato che finora sono morti in guerra 43.000 soldati ucraini e altri 370.000 sono rimasti feriti, aggiungendo che molti feriti “hanno ricevuto assistenza medica” e che però “metà di loro è tornata al fronte a combattere”. E’ la seconda volta in 3 anni di guerra che Zelensky dà delle cifre sulle perdite ucraine, che non vengono solitamente divulgate dalle autorità di Kiev. In febbraio parlò di 31.000 morti e in una recente intervista all’agenzia Kyodo ha contestato la cifra stimata dal Wall Street Journal di 80.000 caduti.

Anche Zelensky ha espresso sentimenti simili dopo l’ incontro, affermando: “La pace attraverso la forza è possibile. Vogliamo tutti che questa guerra finisca il prima possibile e in modo giusto”.

La dichiarazione di Trump segue una campagna presidenziale in cui ha affermato che avrebbe potuto risolvere il conflitto entro 24 ore se fosse stato al comando, e una presunta telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, durante la quale Trump ha consigliato al leader russo di “non aggravare la situazione in Ucraina”.

La dichiarazione di Trump arriva anche sulla scia del crollo del regime di Bashar al-Assad in Siria, che il presidente eletto sembra attribuire nel suo post al crescente disinteresse della Russia per la regione.

Assad se n’è andato… Il suo protettore, la Russia guidata da Vladimir Putin, non era più interessato a proteggerlo”, ha scritto anche Trump nel suo post.

“Hanno perso ogni interesse per la Siria a causa dell’Ucraina, dove circa 600.000 soldati russi giacciono feriti o morti, in una guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare e che potrebbe continuare per sempre”.

Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha riecheggiato queste affermazioni, concordando con i commenti fatti da Trump su X, in cui Trump aveva affermato che la situazione in Siria è nata perché la Russia è “molto coinvolta in Ucraina” e ha subito pesanti perdite.

In effetti, l’agenzia di stampa statale TASS ha riferito che il vicepresidente del Consiglio della Federazione Russa Konstantin Kosachev ha affermato che la Russia “continuerà a sostenere il popolo siriano se necessario”, ma che “i siriani dovranno gestire da soli la guerra civile su vasta scala”.

Tuttavia, nonostante tali affermazioni, l’agenzia di intelligence militare ucraina (HUR) ha riferito che, nonostante la caduta di Aleppo il 3 dicembre, la Russia continuava a inviare mercenari privati ​​per supportare le truppe siriane e russe nel paese.

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