AgenPress. I ribelli siriani sono a soli 20 chilometri dalla capitale Damasco dopo aver preso il controllo della provincia di Deraa, nel sud della Siria.
Dopo la caduta di Aleppo la scorsa settimana, le forze governative stanno collassando in tutto il paese a una velocità vertiginosa mentre i ribelli catturano una dopo l’altra diverse grandi città e riemergono in aree dove si pensava che l’insurrezione fosse stata repressa per anni. Oltre ad Aleppo a nord, Hama nella Siria centrale e Deir Ezzor a est, i ribelli affermano di aver catturato anche Quneitra, Deraa e Sweida a sud e stanno spingendo verso la capitale Damasco.
Nel frattempo, i ribelli stanno espandendo il loro controllo su quasi tutta la Siria sudoccidentale e affermano di aver catturato Sanamain, sulla strada principale che collega Damasco alla Giordania. L’esercito siriano dice che si sta ridistribuendo, senza ammettere di aver perso terreno.
La velocità con cui si stanno svolgendo gli eventi ha sbalordito la maggior parte dei paesi arabi e sta causando una nuova ondata di preoccupazione per la stabilità della regione. Il Qatar ha affermato oggi che l’integrità territoriale della Siria è minacciata.
Funzionari occidentali affermano che l’esercito siriano si trova in una posizione difficile, incapace di fermare i ribelli e costretto a ritirarsi.
Per anni Assad ha fatto affidamento sui suoi alleati per reprimere gli insorti: aerei da guerra russi bombardavano dal cielo mentre l’Iran inviava i propri alleati, combattenti di Hezbollah e gruppi paramilitari iracheni, per rafforzare le forze di terra. Ma dal 2022 la Russia si è concentrata sulla guerra in Ucraina, e Hezbollah ha subito pesanti perdite nella sua stessa guerra con Israele, limitando gravemente le sue capacità.