Stati Uniti. Joe Biden grazia il figlio Hunter: una decisione controversa

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AgenPress. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha concesso la grazia a suo figlio Hunter, accusato di evasione fiscale e possesso illegale di un’arma.

La decisione è giunta dopo una lunga disputa legale e politica, con Biden che ha difeso il gesto come un atto di giustizia verso un trattamento giudiziario “selettivo e ingiusto” dovuto alla sua posizione politica.

Critiche sono arrivate da Donald Trump e da esponenti russi, che hanno definito la scelta un abuso del potere presidenziale​.

Il presidente Biden aveva promesso di non interferire nei processi del figlio ed escluso eventuali provvedimenti di clemenza, invece 50 giorni prima della fine del suo mandato, firma la grazia ‘piena e incondizionata’ per il figlio con una decisione a sorpresa destinata a far discutere.
La grazia, accettata immediatamente dal figlio, riguarda i processi istruiti da un procuratore speciale e di cui a dicembre erano attese le sentenze, con l’eventuale rischio del carcere.
I reati ipotizzati nel confronti di Hunter sono per aver acquistato illegalmente una pistola omettendo di dichiarare la sua dipendenza dagli stupefacenti e per aver evaso almeno 1,4 milioni di dollari di tasse tra il 2016 e il 2019, soldi che sono stati spesi in “droga, escort, sex club, hotel di lusso e proprietà in affitto, auto costose, vestiti e altri oggetti di natura personale”. Imputazioni, le ultime, per le quali Hunter aveva ammesso la propria colpevolezza confidando in una pena ridotta.
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