AgenPress. L’abolizione del numero chiuso a Medicina è un po’ più vicina. L’Aula di Palazzo Madama ha dato il suo via libera al disegno di legge che elimina l’accesso programmato e i test d’ingresso per come li abbiamo conosciuti negli ultimi 25 anni e, di fatto, sposta lo sbarramento al secondo semestre. Gli studenti frequenteranno un primo semestre e sosterranno esami fondamentali comuni all’ampia area biomedica, veterinaria, farmaceutica e sanitaria.
Superarli tutti è la pre-condizione per entrare nella graduatoria unica nazionale che deciderà, in base ai posti disponibili, chi accederà al secondo semestre e chi dovrà invece ripiegare, senza perdere i crediti (Cfu) maturati, su uno dei corsi affini o su un altro corso ancora.
Sarà uno dei decreti delegati, che toccherà al ministero dell’Università emanare nei 12 mesi successivi all’approvazione della delega, decidere se per entrare in graduatoria servirà anche superare un test nazionale oppure basterà la media degli esami svolti.
Un passo avanti importante che mette fine ai test a medicina che hanno fatto perdere, a troppi aspiranti medici di cui avremmo oggi un gran bisogno, la voglia di fare questo mestiere. Un applauso alla politica che ha mantenuto le promesse.
E’ quanto dichiara Matteo Bassetti in un post su Facebook.