AgenPress – “Putin ha risposto a tentativi di dialogo con il più pesante bombardamento in mesi contro le infrastrutture civili, quelle energetiche in particolare: non pare che voglia negoziare, al contrario”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Esteri. “Ho detto che dobbiamo imparare a usare il linguaggio del potere, ma per farlo devi essere unito e troppe volte non lo siamo stati, con discussioni troppo lunghe: questo impedisce all’Ue di essere una potenza geopolitica”.
“Ho ripetuto più volte che l’Ucraina dovrebbe essere in grado di usare le armi a sua disposizione non solo per fermare la freccia, ma anche per colpire gli arcieri”, ha aggiunto ribadendo la sua posizione sulla rimozione di tutte le restrizioni alle armi date a Kiev. Borrell ha espresso la “speranza” che la questione possa essere discussa nuovamente al Consiglio ma ha anche ricordato che la decisione spetta poi ai singoli Stati membri.
“Vladimir Putin non è pronto a negoziare ma vuole l’escalation per raggiungere i suoi obiettivi, che sono conquistare e soggiogare l’Ucraina”.
“Forse la nostra risposta sarebbe dovuta essere più ferma e forte sin dall’inizio, nel 2014”, ha aggiunto Borrell. “È tempo per l’Ue di assumersi le sue responsabilità strategiche e rafforzare il sostegno all’Ucraina. Oggi dico: la storia ci giudicherà quando dovevamo prendere decisione chiave”.