Commissione Ue. Metsola: il Parlamento voterà il 27 novembre. Fdl: quello che sta facendo il Pd è vergognoso e sconcertante

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AgenPress – “Il Parlamento Europeo voterà sulla Commissione il 27 novembre. C’è ancora tempo. Questa Camera è pienamente impegnata a far entrare in carica la nuova Commissione. È una nostra responsabilità e la prendiamo molto seriamente, soprattutto se guardiamo a ciò che sta accadendo nel mondo”.

Così Roberta Metsola. “I primi mesi di ogni nuova legislatura sono sempre difficili, ma ciò che è importante è lavorare insieme. Abbiamo bisogno di stabilità in tempi di cambiamento. Detto questo, il lavoro continua, le decisioni vengono prese, i processi legislativi sono in corso. Ciò che i cittadini si aspettano da noi è che continuiamo a fornire assistenza all’Ucraina, alla competitività europea e al prossimo bilancio a lungo termine dell’Ue”.

“Quello che sta facendo il Pd è vergognoso e sconcertante”, commenta Nicola Procaccini, copresidente del gruppo dei Conservatori, di cui Fratelli d’Italia è parte, sull’opposizione dem espressa da vari membri del partito alla vicepresidenza esecutiva di Raffaele Fitto nella commissione presieduta da von der Leyen: “un atto contro l’Italia”.

“Come Lega non abbiamo votato la Commissione Von der Leyen al primo giro e non la voteremo al secondo. Fitto e qualche altro commissario sono in gamba e conto che non vengano travolti dallo scontro politico”, ha detto invece il vicepremier e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini . “Certo è che così la Commissione parte debolissima. Se in Europa si litiga e Trump parte con le idee chiare, questo significa che l’Ue perde altro tempo e forse sarebbe il caso di ripensare a tutto quanto”.

“Tifo sempre per l’Italia. Nonostante Giorgia Meloni abbia dimostrato tutto il suo trasformismo in Europa, avere una vicepresidenza nella Commissione Ue è nell’interesse del paese”, commenta invece la senatrice di Italia Viva Raffaella Paita, coordinatrice nazionale del partito. “Raffaele Fitto ha dimostrato di avere senso delle istituzioni e il profilo giusto per occupare quel posto. Noi abbiamo una postura istituzionale ben diversa da Meloni. Ci ricordiamo infatti la guerra dell’allora leader di Fratelli d’Italia contro Paolo Gentiloni. Ora come allora è in ballo il prestigio dell’Italia”.

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