Progetto educazione all’affettività a scuola, Crepet: “Non sono a capo della commissione perché non esiste”

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AgenPress. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, il prossimo 16 novembre 2024 presenterà alla Camera il progetto sull’educazione sentimentale a scuola che, come riportato dal sito Orizzontescuola, sarebbe coordinato dal Prof. Paolo Crepet.
Lo psichiatra è intervenuto a “Che rimanga tra noi”, il programma di Radio Cusano Campus condotto da Alessio Moriggi e Francesca Pierri, smentendo di fatto la notizia.

“Io non coordino nessun progetto, perché il progetto non esiste -ha affermato Crepet-. Ovviamente ho parlato con il Ministro, che ringrazio per avere pensato a me come eventuale figura riferimento. Riguardo ad una commissione, la Commissione non c’è. È un’idea. Di che cosa si debba occupare la Commissione non lo so. Lo vengo a sapere dai giornali. Io rimango di quell’idea, io non sono una bandiera al vento. Se mi si chiede di coordinare una commissione sull’educazione sentimentale a scuola, io sono la persona più sbagliata. Questo progetto non c’è al momento, ne parleremo quando ci sarà una proposta scritta. Ci sono stati dei colloqui in cui ho espresso delle opinioni riguardo la questione. L’orario di educazione sentimentale non lo considero un metodo né opportuno né efficace. Quindi per me l’argomento si chiude così. Non sono una persona legata a nessun partito, io sono un uomo libero e continuo ad esserlo”.

“Quando ci saranno le carte le leggerò -ha precisato Crepet-. Io avevo capito che questa commissione si dovesse occupare di disagio giovanile, di criminalità giovanile. Su questo ho tante idee, ho scritto libri per tanti anni, quindi su questo tema sono pronto a capire cosa si potrebbe fare”.

Uno strumento per sollevare un dibattito utile tra i ragazzi sull’educazione sentimentale, secondo Crepet, è rappresentato dall’arte, tant’è che una delle sue proposte è quella di far vedere il film di Stanley Kubrick “Lolita” nelle scuole. “E’ un film capolavoro che provoca un dibattito -spiega lo psichiatra-. La differenza rispetto a quando uscì quel film, è che oggi le lolite sono migliaia di migliaia e l’età si abbassa sempre di più. Oggi l’utilità sarebbe di far vedere questo film e poi dire ai ragazzi e alle ragazze: E voi? Siete lontani da quel mondo o lo avete replicato? L’arte serve a provocare, è sempre stato così nella storia dell’umanità”.
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