AgenPress. “L’incontro di oggi rappresenta un bivio fondamentale della trattativa del rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici perché si è sancito che nulla sarà come prima, che i sette incontri svolti finora sono stati inutili e che non c’è altra strada alla mobilitazione di tutti i lavoratori.
Federmeccanica e Assistal non hanno ascoltato le nostre proposte anzi, al contrario, hanno presentato una contropiattaforma che prevede aumenti salariali fumosi e insufficienti e altre misure non adeguate per un rinnovo che deve essere di svolta per vincere le sfide epocali che abbiamo di fronte. Le controparti non hanno ancora capito che i 311 euro lordi percepiti dai lavoratori negli ultimi tre anni hanno attenuato in parte la perdita di potere d’acquisto e che i salari devono rappresentare un investimento sulle persone, sulle professionalità, per rendere attrattivo il lavoro metalmeccanico. Invece ci si nasconde dietro logiche ormai superate e miopi. Oggi si è fatto un passo indietro, buttando via il modello costruito fino ad oggi e questo per noi è inaccettabile. Ora assemblee in tutte le aziende per spiegare ai lavoratori il motivo della rottura del tavolo e l’avvio di un percorso di mobilitazione fino allo sciopero generale della categoria di otto ore da effettuare nelle prossime settimane”.
Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
“Fino all’ultimo abbiamo voluto discutere nel merito dei punti della nostra proposta ma da Federmeccanica e Assistal abbiamo registrato un muro e ricevuto proposte irricevibili che non rispondono ai bisogni reali dei lavoratori che sono aumenti salariali sostanziosi, riduzione dell’orario di lavoro e maggiori diritti e tutele” continua.
“Questo rinnovo contrattuale deve introdurre misure dirompenti, nuove, efficaci per affrontare i cambiamenti che già hanno modificato radicalmente e inesorabilmente il mondo del lavoro e l’intera società – conclude – non si può continuare ad agire di retroguardia, serve la responsabilità sociale e il coraggio di osare, di innovare, di essere protagonisti del futuro e non di subirlo. Oggi inizia il percorso di mobilitazione dei lavoratori, oggi inizia una nuova pagina del nostro settore. Vogliamo più salario e meno orario e su questo non molleremo mai”.