AgenPress. Una cosa fra quelle che dice il Governo è vera, va ammesso: stanno “facendo la storia”. Dopo avere imboccato con decisione la strada del picco più basso negli ultimi 17 anni di spesa sanitaria rispetto al Pil, dopo avere ottenuto il record storico delle persone in povertà assoluta, ora il Governo può vantarsi anche del calo record per l’industria: 20 mesi consecutivi di calo della produzione su base annua.
Stanno lasciando affogare le nostre aziende: taglio di 4,6 miliardi alla filiera dell’auto con gli operai in cassa integrazione o che nell’indotto hanno già perso il posto; una montagna di burocrazia per le tante imprese che stavano investendo, innovando e assumendo con la nostra Transizione 4.0; zero misure per la crescita e il carobollette.
A esultare in Italia è solo l’industria delle armi con investimenti record e neanche una tassa sugli extraprofitti accumulati grazie alla strategia della guerra a oltranza. Oggi in maniera ipocrita Meloni mette le mani avanti e afferma che le maggiori spese per la Difesa non vanno scaricate sui cittadini.
Quanta ipocrisia. E come sta finanziando il Governo queste maggiori spese? Strofinando la lampada di Aladino? Come stiamo fronteggiando questa folle corsa al riarmo e due anni di convinta strategia dell’escalation e dell’invio di armi a oltranza? Semplice con tagli a investimenti, ai diritti e ai servizi per imprese e cittadini. È una scelta chiara: basta ammetterlo con sincerità davanti ai cittadini, senza ingannevoli arzigogoli.
E quanto dichiara, in una nota, il presidente del M5S Giuseppe Conte.