AgenPress. Il Consiglio ha dato il via libera definitivo a una legge dell’UE che disciplina le condizioni in base alle quali un procedimento penale avviato in uno Stato membro può essere trasferito in un altro Stato membro.
La legge sarà fondamentale per garantire che il paese meglio posizionato indaghi o persegua un reato penale. Inoltre, impedisce inutili procedimenti paralleli (dello stesso sospettato) in diversi stati membri dell’UE e quindi aiuterà a combattere la criminalità transfrontaliera in modo più efficace.
“La lotta contro la criminalità transfrontaliera richiede che gli stati membri dell’UE lavorino insieme. Assicurarsi che lo stato membro meglio posizionato sia responsabile di un’indagine penale è di fondamentale importanza a questo riguardo.”
In base alla nuova legge, le autorità di un paese decideranno di richiedere il trasferimento dei procedimenti (a un altro stato membro) sulla base di un elenco di criteri. Tra questi rientrano il fatto che il reato sia stato commesso sul territorio dello stato membro in cui i procedimenti devono essere trasferiti o che uno o più sospettati o imputati siano presenti in quello stato membro.
Il regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Il regolamento è direttamente applicabile e si applicherà due anni dopo la sua entrata in vigore.
Alimentata dall’aumento della criminalità transfrontaliera, la giustizia penale nell’UE si trova sempre più spesso a confrontarsi con situazioni in cui diversi Stati membri hanno giurisdizione per perseguire lo stesso caso. La legge adottata oggi è il primo strumento specifico dell’UE che regola il trasferimento dei procedimenti.