AgenPress. “Secondo il rapporto World Watch List 2024, sono 365 milioni i cristiani perseguitati a livello globale. Un cristiano su sette subisce discriminazioni o violenze, con picchi di uno su cinque in Africa e due su cinque in Asia. La Corea del Nord è il Paese più pericoloso per i cristiani, seguita da Somalia, Libia, Eritrea e Yemen. In Nigeria, si registra un drammatico primato: 4.118 degli omicidi globali di cristiani (su 4.998 totali) e 3.300 rapimenti (su 3.906 complessivi). Nel solo 2023, sono stati segnalati oltre 14.766 attacchi a chiese e luoghi di culto, oltre a numerosi episodi di violenze contro persone e proprietà cristiane.”
Cisint prosegue sottolineando come il Parlamento Europeo, già nel 2022, abbia adottato un rapporto sulla Persecuzione delle minoranze religiose per motivi di credo o religione. Tuttavia, il documento è stato criticato dalla Chiesa cattolica per la mancata inclusione di importanti riferimenti alle persecuzioni subite dai cristiani in Medio Oriente e Africa, dei quali la maggior parte è stata eliminata nel testo finale.
A ribadire la gravità della situazione, l’agenzia UCANEWS ha recentemente riportato, il 1° ottobre 2024, il drammatico caso di una ragazza cristiana rapita in Pakistan e ripetutamente violentata dai suoi rapitori, un episodio che purtroppo non rappresenta un caso isolato.
“La libertà religiosa e la protezione dei diritti fondamentali di donne e bambine sono principi essenziali che non possono essere ignorati. Ho presentato un’interrogazione per chiedere quali misure concrete intenda adottare la Commissione per sostenere i milioni di cristiani perseguitati, con un’attenzione particolare alle donne e alle bambine vittime di violenze e discriminazioni religiose”.
Così l’Europarlamentare della Lega Anna Maria Cisint, prima firmataria dell’interrogazione, co firmata dalle europarlamentari della Lega Susanna Ceccardi, Silvia Sardone e Isabella Tovaglieri.