Processo a Salvini. Fondatore Open Arms. A bordo condizioni disumane. Fu vietato a 147 migranti di sbarcare per 19 giorni

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AgenPress – “Oggi la difesa ha fatto la sua ricostruzione, quello che noi di Open Arms abbiamo sempre ribadito, e che è stato oggetto della requisitoria dei Pm nelle scorse udienze, è che a bordo dell’imbarcazione c’erano persone costrette in condizioni disumane. Persone vulnerabili, trattenute per 19 giorni nonostante la precarietà della loro situazione fisica e psicologica, oltre al fatto che provenivano da un paese come la Libia dove avevano subito violenze e abusi”. Lo ha detto Oscar Camps, fondatore di Open Arms, dall’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo dove si è tenuta la nuova udienza del Processo a carico di Matteo Salvini.

“Questo è un processo – ha aggiunto Camps – unico nella sua specie: sono passati 5 anni dalla missione 65 di Open Arms, condotta nell’agosto del 2019, e ne sono passati 3 dall’inizio del processo a carico di Matteo Salvini. Per ristabilire la verità su quanto accaduto durante la missione 65, per chiedere il rispetto dei diritti delle 147 persone che per 19 giorni non sono state fatte sbarcare contraddicendo la legge del mare, noi di Open Arms abbiamo voluto costituirci parte civile e affrontare quasi 30 udienze perché riteniamo che noi, come le persone a bordo, abbiamo subito un danno. Ora attendiamo attendiamo la sentenza che si terrà il 20 dicembre”.

 

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