Emanuele Fiano (Ex PD): “Oggi l’ebreo in Italia è ancora messo nel mirino”

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AgenPress. “Essere ebreo oggi significa essere sempre tirati in ballo sulla terribile guerra in corso in Medioriente. Un tempo, durante la prima guerra del Libano nel 1982, uscì un bellissimo articolo di una giornalista di Repubblica, allora guidata da Eugenio Scalfari, dove si raccontava della difficoltà che noi ebrei affrontavamo ogni volta che veniva chiesta una ragione per difendere o accusare i governanti di Israele.

Ancora oggi ebreo in Italia vuol dire essere messi nel mirino, come nel caso della foto di Liliana Segre marchiata come ‘agente sionista’ “. Così ai microfoni di Radio Cusano, durante la trasmissione ‘Cinque Notizie’ condotta da Gianluca Fabi, Emanuele Fiano, già parlamentare del PD, che circa il termine genocidio sottolinea “intanto genocidio è una parola inventata da un avvocato polacco ebreo che cercava un termine per definire cosa fosse stata la shoah. Quindi studiò a lungo le caratteristiche dello sterminio degli ebrei da parte dei nazisti e stabilì delle caratteristiche che poi vennero codificate e votate dall’assemblea dell’ONU: è una parola votata dall’ONU, caso unico” ribadisce Fiano. “Ma la principale caratteristica di questa parola-incalza- è che dietro il termine genocidio ci deve essere un progetto di cancellazione di un popolo dalla faccia della terra. Esattamente quello che stabilì il regime fascista quando decise che gli ebrei europei dovevano essere nullificati nelle camere a gas.

Ora, conosco e non concordo affatto con la destra israeliana al governo, che non vuole lo stato palestinese, che non vuole restituire la Cisgiordania, ma non esiste nella storiografia di Israele, da parte di nessun leader, il progetto di cancellare e uccidere tutti i palestinesi: quello è un genocidio”. Ma la popolazione israeliana fa abbastanza contro Netanyahu? “L’opposizione a Netanyahu  ha perso molto consenso negli ultimi anni perché l’opzione che era nata negli anni ’90, dei 2 popoli 2 Stati, non ha avuto il seguito che avrebbe dovuto per vari fattori e Hamas ha preso sempre più piede”.

Infine, sul sionismo Emanuele Fiano dichiara “il sionismo è un movimento di liberazione del popolo ebraico che nasce alla fine dell’800. In Israele sicuramente ci sono dei sionisti che vorrebbero che i Palestinesi se ne andassero, ma il sionismo di per sé non ha una connotazione negativa. Certamente il sionismo che non vuole i Palestinesi da nessuna parte rappresenta una connotazione politica negativa che non è sicuramente quella mia”, ha concluso.

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