L’Iran avverte Netanyahu: “non giocare con il fuoco, pronti al contrattacco. Abbiamo una lista di molti obiettivi israeliani”

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AgenPress –  Il comandante della Marina dei Guardiani della Rivoluzione iraniani, Alireza Tangsiri, ha avvertito il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu di “non giocare col fuoco”, dopo che quest’ultimo ha minacciato di attaccare l’Iran in risposta al lancio di missili del primo ottobre su Israele. “Abbiamo elaborato una serie di scenari per affrontare i nemici”, ha sottolineato Tangsiri. L’Iran ha piani per ogni situazione ed è pienamente pronto ad affrontare qualsiasi circostanza.

Secondo i media iraniani, Teheran ha preparato un piano per rispondere a un possibile attacco israeliano in risposta ai missili lanciati la scorsa settimana. “Il piano per la risposta necessaria a una possibile azione dei sionisti (Israele) è stato completamente preparato”, afferma l’agenzia di stampa Tasnim, citando “una fonte informata” nelle forze armate. “Se Israele agisce, non ci saranno dubbi che verrà effettuato un contrattacco iraniano”, afferma Tasnim, aggiungendo che l’Iran “ha una lista di molti obiettivi israeliani” e che l’attacco iraniano di martedì “ha dimostrato che si può radere al suolo qualsiasi posto”.

L’Iran ha condanna i recenti attacchi contro i miliziani filoiraniani Houthi compiuti da Stati Uniti e Regno Unito in profondità in territorio yemenita,  ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Esmail Baghaei, secondo il quale i raid dei miliziani yemeniti contro le navi nel mar rosso e contro Israele, come “le mosse intraprese anche dalle altre nazioni islamiche della regione, costituiscono la naturale risposta ai crimini del regime sionista in Palestina, in Libano e in Siria”. Gli attacchi anglo-americani contro lo Yemen violano la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale, oltre a non avere “alcun effetto”, ha aggiunto Baghaei, citato dall’agenzia Mehr. Secondo Teheran, ristabilire la pace e la stabilità nella regione mediorientale presuppone la fine dei “crimini barbari” di Israele.

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