Voto in condotta. La Camera approva con 154 sì, è legge. Valditara: si ripristina l’importanza della responsabilità individuale

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AgenPress –  La Camera ha approvato in via definitiva il ddl Valditara sul voto in condotta con 154 voti a favore, 97 contrari e 7 astenuti. Il provvedimento prevede diverse novità per la scuola.

Questo provvedimento introduce importanti novità nel sistema scolastico italiano, tra cui la possibilità di bocciare gli studenti con un voto di 5 in condotta e il ripristino della valutazione numerica del comportamento nelle scuole medie. Tra le altre misure più significative anche l’introduzione di multe per chi aggredisce il personale scolastico e il debito a settembre con il 6 in condotta. Altra novità rilevante è il peso della valutazione del comportamento in vista del diploma: ora solo coloro che otterranno un voto in condotta pari o superiore a 9 decimi potranno ricevere il punteggio massimo nel credito scolastico.

Il voto in condotta sarà numerico anche alle scuole medie. Solo alle elementari si prevede l’espressione con giudizi sintetici della valutazione periodica a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025. Sia alle medie che alle superiori, se non si raggiunge almeno il 6 in condotta si verrà automaticamente bocciati. Per quanto riguarda le scuole superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica.

“Con la riforma del voto in condotta – ha commentato il ministro Valditara – si ripristina l’importanza della responsabilità individuale, si dà centralità al rispetto verso le persone e verso i beni pubblici e si ridà autorevolezza ai docenti”.

“La legge approvata dal Parlamento rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti”.  “Con la riforma – ha aggiunto il ministro – il comportamento degli studenti peserà ai fini della valutazione complessiva del percorso scolastico e dell’ammissione agli esami di Stato. Cambia l’istituto della sospensione, vi sarà più scuola e non meno scuola per lo studente che viola le regole della civile convivenza; per i casi più gravi vi sarà l’impiego in attività di cittadinanza solidale”.

“Il nostro obiettivo – ha detto ancora Valditara – è sostenere il lavoro quotidiano dei docenti e di tutto il personale scolastico perché ai giovani siano chiari non solo i diritti ma anche i doveri che derivano dall’appartenere a una comunità, a iniziare dal dovere del rispetto verso l’altro. La scuola rimane il perno di un’educazione attraverso la quale si può costruire una società migliore. Continuiamo con orgoglio il cammino di riforme intrapreso”.

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