Assicurazione obbligatoria sulla casa? Trefiletti: “No grazie! Ricadute gravi su inflazione”

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AgenPress. Girano voci e dichiarazioni in ambienti Governativi, dopo l’esondazione in Romagna, che si abbia intenzione di rendere obbligatoria l’assicurazione sulla propria abitazione.

Si caricherebbe così sulle spalle delle famiglie una ulteriore bolletta, come se non fossero già sufficienti quelle già in essere di luce, gas, nettezza urbana ecc. oltre a IMU e spese condominiali.

Siamo perciò assolutamente contrari, il sistema deve rimanere come l’attuale in cui sono presenti modelli assicurativi certamente, ma del tutto volontari. I cittadini pretendono di essere difesi preventivamente, con politiche di interventi sulla sicurezza del territorio, attraverso argini, bacini di contenimento, pulizia e dragaggio dei corsi d’acqua e quant’altro.

La questione, quindi, come affermato più volte passa attraverso opere di prevenzione e non solo attraverso indennizzi e ricostruzioni. Se poi qualcuno pensa di far fare importanti guadagni alle imprese sulle spalle della cittadinanza sappia che ci troverà in prima fila contro e con tutti gli strumenti, politici e legali che si possono mettere in campo. Infatti il giro economico riguarda cifre assai consistenti:

PER COSTO MEDIO POLIZZA DI 500 euro

PATRIMONIO IMMOBILIARE TOTALE 78.4 MILIONI UNITA’  spesa  39,2 MILIARDI

(Di cui, solo alcuni esempi: abitativo in senso stretto 35,5 MILIONI   spesa 17,7 MILIARDI; Imprese e commercio 5 MILIONI spesa 2,5 MILIARDI )

Una ricaduta indecente sulla economia e sulle tasche dei cittadini per costi diretti ed indiretti su prezzi e tariffe per circa un + 3% pari a + 900 euro annui a famiglia –  sostiene Rosario Trefiletti Presidente C.C.I.

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