G7 Cultura. Lotta globale al traffico illecito di beni culturali

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AgenPress – I ministri della cultura hanno riconosciuto “il traffico illecito di beni culturali ha un impatto devastante sul patrimonio culturale e sulle istituzioni culturali di nazioni, popoli e comunità, provocando la perdita di risorse culturali insostituibili, mettendo in pericolo le pratiche socio-culturali e interrompendo la loro trasmissione attraverso le generazioni”.

E’ quanto si legge nella dichiarazione finale dei ministri del G7 Cultura.

“Riconoscendo che il traffico illecito di beni culturali non è solo legato alla criminalità organizzata e in alcuni casi anche al finanziamento del terrorismo, quest’ultimo soprattutto in situazioni di conflitto o post-conflitto, ma che i beni culturali possono anche essere utilizzati in modo improprio per il riciclaggio di denaro, la corruzione, l’evasione fiscale e le sanzioni evasione.
Constatando l’aumento del commercio illecito di beni culturali attraverso piattaforme online,
social media, servizi di messaggistica istantanea e il Dark Web, difficili da monitorare, e la
moltiplicazione dei reati legati al patrimonio culturale in un mondo globalizzato, che coinvolge una crescente varietà di Attori e azioni criminali.
Sottolineando che la promozione della trasparenza e delle pratiche etiche, come la due
diligence e la ricerca sulla provenienza, e la garanzia della legalità del commercio e
dell’autenticità dei beni culturali contribuiscono a mercati dell’arte sicuri ed etici all’interno e tra le nazioni, promuove la fiducia e la fiducia tra le parti interessate, compresi i commercianti, collezionisti, investitori e istituzioni culturali, stimola gli scambi culturali, incoraggia l’innovazione artistica e migliora la visibilità delle diverse espressioni culturali”.

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