Suicidio assistito. Alessandra Mussolini: “Complicato parlare di libertà, in un Paese che obbliga dei suoi cittadini a sopportare indicibili sofferenze”

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AgenPress. Il tema del fine vita e del suicidio assistito è troppo importante perché resti impantanato nella melina parlamentare. Bisogna invece assumersi la responsabilità di una decisione, e bisogna farlo subito, perché non si può continuare a costringere tanti italiani, già così severamente colpiti dal destino, a sopportare anche estenuanti e costosi viaggi all’estero per esercitare una loro libera, consapevole ed irrimediabile scelta.
La Corte Costituzionale si è espressa in modo inequivoco e a quella pronuncia, che risale all’ormai lontano 2019, guardano molte persone (ma sarebbe lo stesso se fosse anche una sola) che attendono il riconoscimento di un diritto che non gli si può più negare.
Diventa molto complicato parlare di libertà, in un Paese che obbliga dei suoi cittadini a sopportare indicibili sofferenze. Già spogliati della speranza, gli si nega anche la dignità di una libera scelta. Tutto questo è terribilmente ingiusto.
E’ quanto dichiara, in una nota, Alessandra Mussolini.
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