Mosca. Putin rilancia l’indottrinamento giovanile. “Abbiamo bisogno di guerrieri, uomini armati, la nostra Patria è in pericolo”

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AgenPress – Il Cremlino sta lavorando per instillare sistematicamente valori “patriottici” nei bambini e negli adolescenti attraverso una campagna di propaganda in stile sovietico, mentre cerca di preparare la prossima generazione a una vita segnata dal conflitto con l’Ucraina e l’Occidente.

“Abbiamo bisogno di guerrieri, uomini armati, soldati d’assalto, di coloro che, alla prima chiamata del presidente, si precipiteranno negli uffici di arruolamento militare, non a Verkhny Lars”, ha detto un funzionario del governo russo, riferendosi al valico di frontiera russo-georgiano dove decine di migliaia di russi sono fuggiti dal paese durante la mobilitazione “parziale” per la guerra dell’autunno 2022. “E non c’è nulla di cui vergognarsi”, ha detto.
Il funzionario, come altri, ha parlato a condizione di mantenere l’anonimato per motivi di sicurezza personale. 

“La nostra Patria è in pericolo, minacciata dall’Occidente e dagli Stati Uniti. Non abbiamo più bisogno di hipster, rapper o amanti della cultura occidentale: solo i sostenitori di Navalny provengono da loro”, ha detto.

Conquistare i cuori e le menti dei giovani è stata una delle principali priorità della politica interna del Cremlino sin dal 2000, quando Putin divenne presidente per la prima volta. La presidenza di Putin vide la creazione di movimenti giovanili finanziati dallo Stato, sostenuti da ideologi del Cremlino come l’affermato amante della cultura occidentale Vladislav Surkov e Vyacheslav Volodin.

Nonostante questi sforzi, le proteste di massa dell’opposizione del 2011-2012, seguite dal diffuso sostegno dei giovani al nemico di Putin, Alexei Navalny, fino alla sua morte nel febbraio scorso, hanno dimostrato che il regime non è riuscito a conquistare la generazione più giovane.

Ma l’invasione su vasta scala dell’Ucraina, avvenuta due anni e mezzo fa, ha riportato l’attenzione del governo sull’indottrinamento dei giovani. 

Alla Duma di Stato, la camera bassa del parlamento russo, è stata presentata una bozza di legge intitolata “Sulla sistematizzazione della sfera della politica giovanile”. La legge mira a instillare “una volontà nei giovani di adempiere al loro dovere costituzionale di difendere la Patria”.

Nel maggio 2022, appena tre mesi dopo l’inizio della guerra, Putin ha lanciato il “Movimento dei primi”, modellato sui Pionieri sovietici. Le scuole hanno ripristinato le cerimonie settimanali di alzabandiera e canto dell’inno nell’autunno del 2022, evocando i rituali dell’era sovietica.

Secondo una fonte vicina al Cremlino, l’amministrazione presidenziale sta rispolverando vecchie pratiche sovietiche e le sta studiando attentamente, in particolare quelle risalenti all’era stalinista e a quelle successive.

“Non ha senso reinventare la ruota quando abbiamo davanti a noi l’esempio della fine degli anni ’30 e gli anni della Grande Guerra Patriottica. Stiamo prendendo le pratiche dei nostri padri e nonni e preparando le generazioni più giovani”.

 

 

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