Aggressioni ai sanitari bene Schillaci, ma restano escluse le misure per le violenze che avvengono al di fuori delle Aziende sanitarie

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress. “Eppur si muove! Dopo anni di denunce il Ministro della salute avanza proposte che hanno qualche possibilità di mitigare il fenomeno delle aggressioni ai sanitari.” commenta Aldo Grasselli, Presidente di Federazione Veterinari, Medici e Dirigenti sanitarie

“Resta inevasa la richiesta di medici della prevenzione e del lavoro, veterinari di sanità pubblica e tecnici della prevenzione di poter sempre operare in equipe quando le attività di visita ispettiva, controllo, repressione illecito o frodi si svolgono sul territorio, presso le aziende su cui si svolge la vigilanza e non nelle strutture delle Aziende sanitarie dove il contesto offre qualche minima protezione.

Lavorare per conto delle autorità competenti di controllo in zone rurali, spesso prive di collegamento telefonico, o in imprese lontane da altri insediamenti sociali espone gli operatori dei dipartimenti di prevenzione a intenti intimidatori, minacce e lesioni personali o ai propri beni.

Chiediamo quindi ancora una volta – conclude Grasselli – che siano definiti dal ministero protocolli operativi da applicare nelle zone a legalità limitata o storicamente ostili ai controlli mediante i quali la pubblica amministrazione svolga la sua funzione di prevenzione e repressione senza che i medici, i veterinari o i tecnici a ciò deputati possano subire atti violenti di qualsiasi natura”.

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -