PER DIRE NO ALLA SOPPRESSIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE E CHIEDERE L’INGRESSO NELL’AREA DELLE ELEVATE PROFESSIONALITA’
AgenPress. In attesa che il Ministero della Giustizia, dopo il comunicato stampa di qualche giorno fa, voglia illustrare concretamente le sue eventuali nuove proposte nella trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo, i direttori intanto non desistono dalla loro protesta ed anzi la rilanciano scendendo in piazza. Dando corpo al proclamato stato di agitazione, il Coordinamento Nazionale Direttori della Giustizia ha organizzato a Roma per il prossimo 10 settembre una manifestazione nazionale, in Piazza Cavour davanti al luogo più rappresentativo della giustizia italiana, la Corte di Cassazione.
Centinaia di direttori in servizio negli uffici giudiziari italiani confluiranno nella Capitale per chiedere il loro inquadramento nell’Area delle Elevate Professionalità, con la piena salvaguardia in ogni caso delle mansioni finora svolte, come delineate dal D.M. Giustizia del 9 novembre 2017. Promosso anche il tentativo di conciliazione presso il Ministero del Lavoro preliminare alla proclamazione dello sciopero della categoria.
Il Profilo Professionale del Direttore risponde già pienamente ai requisiti per l’inquadramento nell’Area delle Elevate Professionalità, come previsto dal CCNL Comparto Funzioni Centrali.
Tale area è stata creata appositamente per accogliere le figure di quadri, una categoria imprescindibile che funge da cerniera tra i Dirigenti e il resto del personale. Il Direttore, infatti, è l’unico profilo a cui il D.M. Giustizia attribuisce funzioni di vicariato del Dirigente, direzione, coordinamento, formazione del personale, studio e ricerca, attività ispettiva e didattica, e in generale, attività ad elevato contenuto specialistico. Osserva inoltre il Coordinamento che, in conformità con il CCNL, l’accesso all’Area delle Elevate Professionalità richiede il possesso di una laurea magistrale, requisito che tutti i Direttori attualmente in servizio possiedono, a differenza dell’Area Funzionari per la quale è sufficiente una laurea triennale.