Caso Boccia. Sangiuliano: non sono stati violati documenti riservati del G7. Mai speso soldi pubblici, non sono ricattabile

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AgenPress – “E’ nata un’amicizia personale e sono state riscontrate doti organizzative e per questo volevo nominarla consigliere a titolo gratuito. Da rapporto di amicizia, la relazione è diventata affettiva e sentimentale e dopo aver portato avanti l’ipotesi di nomina, ho consultato amici legali e il capo di gabinetto che mi hanno detto che tutto ciò poteva configurare un conflitto di interessi.  Quindi ho mandato una mail al capo di gabinetto nella quale lo invitavo a interrompere il percorso di nomina per il potenziale conflitto di interessi: non solo per il rapporto sentimentale, ma anche per altri rilievi circa la sua partecipazione a suoi eventi che potevano entrare in conflitto con i nostri. La nomina si perfeziona con l’invio all’Ufficio del bilancio che non è mai avvenuto. Non esiste un protocollo, anche il contratto che lei potrebbe esibire non è stato controfirmato, la procedura è stata interrotta, ma questo è successo di frequente in questo governo e altri”.

Così Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, al Tg1, a proposito della mancata nomina di Maria Rosaria Boccia, spiegando che non sono mai stati violati documenti riservati del G7,  sono stati diffusi aspetti marginali, ma nessun documento classificato o riservato.  Mai speso soldi pubblici non sono ricattabile”.

 

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