AgenPress. In relazione a notizie di stampa, che utilizzano dati raccolti da ATAC sulle dotazioni di reti e infrastrutture delle aziende di diverse città italiane, l’azienda precisa che proprio dai dati si evince che grazie al lavoro di questi ultimi due anni i principali indicatori delle performance della società, come l’efficienza operativa e la produzione per addetto, sono allineati a quelli delle principali città assimilabili per tipologia e complessità di rete.
Raccogliere questi dati serve all’azienda a individuare linee di azione e strategie di miglioramento, non certo ad alimentare confronti suggestivi come quelli, proposti dalla stampa, fra Roma e Milano. Situazioni che proprio i dati dimostrano non essere assolutamente paragonabili, sia per i finanziamenti di cui dispone il trasporto pubblico della capitale, assai inferiori rispetto al capoluogo lombardo, sia per le peculiarità della rete di trasporto romana.
Riguardo ai finanziamenti, è utile ricordare che il Comune di Roma contribuisce con 430 milioni l’anno di risorse proprie al 65% del fabbisogno ATAC. Il Comune di Milano, invece, contribuisce solo al 52% del fabbisogno dell’ATM. L’azienda lombarda, inoltre, riceve contributi per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali, per un ammontare pari a circa 50 milioni l’anno, che invece ATAC non riceve più da diversi anni. Le tariffe milanesi, infine, sono più elevate di quelle romane.
Quanto alla rete, Roma deve servire una superficie di 1.250 chilometri quadrati che equivale a 7 volte quella di Milano (180 chilometri quadrati). In più la rete milanese è basata sul ferro molto più che sulla gomma.
Roma quindi riceve meno fondi nazionali di Milano malgrado sia sette volte più grande.