AgenPress. L’inchiesta, aperta per naufragio colposo, per adesso è contro ignoti ma se si dovesse iscrivere qualcuno nel registro degli indagati, il capitano neozelandese del Bayesian non può che essere in cima alla lista.
Era lui a dare gli ordini, a stabilire se e dove fermarsi per la notte e a valutare la situazione meteo.
Un’ipotesi della tragedia potrebbe essere quella dei “portelloni lasciati aperti“, che avrebbero causato l’entrata di una grande massa d’acqua in grado di riempire completamente lo scafo e di farlo affondare in pochi secondi.
“La tempesta è arrivata all’improvviso, non l’abbiamo vista arrivare” – ha dichiarato il capitano del super yacht James Cutfield.
I sommozzatori sono riusciti a recuperare quattro cadaveri e a individuarne un quinto all’interno dell’imbarcazione, mancherebbero Lynch e la figlia Hanna.