AgenPress – Il quotidiano Il Giornale, diretto da Alessandro Sallusti, ha lanciato l’allarme con un editoriale che denuncia un presunto “gioco di sponda” tra “giornali ostili, magistrati e sinistra” volto a mettere sotto pressione la famiglia della premier, in particolare la sorella Arianna, figura di spicco in Fratelli d’Italia (FdI).
Secondo Sallusti, sarebbe in corso una “campagna” mirata a colpire Arianna Meloni, evocando il cosiddetto “metodo Palamara“, una strategia politico-giudiziaria usata per danneggiare gli avversari.
L’editoriale accusa in particolare esponenti di Italia Viva (Iv) come la senatrice Raffaella Paita e l’ex ministra Maria Elena Boschi di essere tra i mandanti politici dell’operazione.
Le critiche mosse riguardano il presunto ruolo di Arianna Meloni nelle nomine Rai e nelle decisioni sui vertici di Ferrovie dello Stato, accuse amplificate anche da Matteo Renzi.
“Vogliono indagare Arianna Meloni” è il titolo del lungo editoriale del direttore del quotidiano milanese. “È un continuo, un’attenzione oggettivamente sproporzionata – detto con rispetto per il suo ruolo di responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia sia dal punto di vista giornalistico sia politico, quasi a voler creare a tavolino un caso da offrire cotto e mangiato a chissà chi”, scrive Sallusti rifacendosi al cosiddetto metodo Palamara.
L’accusa per la sorella della premier potrebbe essere quella paventata da una deputata di Italia Viva, Raffaella Paita, qualche giorno fa: il traffico di influenze. Un reato abbastanza controverso e i cui contorni rimangono sempre abbastanza vaghi e molto difficili da decifrare. Prova ne è quello che sta accadendo in queste settimane nella vicina Spagna, dove la moglie del premier spagnolo Sanchez Begona Gomez, sarebbe appunto indagata per traffico di influenze. Il premier socialista ( assai ammirato dalla segretaria del Pd Ely Schlein e da alcuni giornali di sinistra) ha accusato senza mezzi termini la procura di volerlo delegittimare politicamente, colpendolo nei suoi affetti privati. E per questo ha dato mandato agli avvocati dello Stato di denunciare il magistrato, incaricato della indagine, per abuso di potere.
Il giornalista denuncia che “c’è un lavoro di cesello, ogni giorno un tassello – confezionato a volte come retroscena, altre come indiscrezione, altre ancora come fonti che chiedono l’anonimato – viene offerto all’opinione pubblica per raccontare una Arianna Meloni indaffarata a fare e disfare le più delicate nomine di Stato, a piazzare amici e amiche a destra e a manca”.
Quindi cita la nomina di Giuseppina Di Foggia a capo di Terna ricordando che “alcuni scrissero che era stata scelta in quanto amica di Arianna Meloni e ancora oggi lo si sostiene, nonostante la sorella della premier abbia dichiarato, senza possibilità di essere smentita, di non averla mai conosciuta e probabilmente mai vista”. Altro esempio è legato a un articolo di qualche giorno fa in cui “si diceva che Giorgia Meloni avrebbe delegato alla sorella le trattative sulle nomine Rai” e Sallusti conclude: “Nuova smentita tombale, nessuna replica ma rilancio con un articolo nel quale si sostiene, senza alcuna prova, che FdI starebbe per proporre un cambio ai vertici di Ferrovie dello Stato, fuori l’attuale ad, dentro un’amica di Arianna Meloni, Sabrina De Filippis”.