Salviamo la mascotte del centro anziani! Appello al Sindaco di Carlentini (Sr)

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AgenPress. Black – Nerone e’ un giovane randagio, con spiccate doti sociali, che da anni vive nel giardino del centro anziani di c.da Pancali. Dal carattere mite e giocherellone, il cane partecipa da tempo alla quotidianita’ del luogo e con la sua presenza allieta i nonni del centro. Black-Nerone ha saputo conquistare l’affetto di tante persone e sopratutto di tanti anziani ricoverati nella struttura, ed in cambio di coccole e qualche biscottino svolge attivita’ di pet therapy . E’ noto che la pet therapy porta benefici ed aiuta gli anziani , spesso incapaci di comunicare, a fronteggiare il senso di solitudine e di smarrimento e cio’ dovrebbe spingere qualsiasi operatore a vedere in questo genere di terapia, uno strumento per aumentare il benessere di coloro che trascorrono l’ultima parte della propria vita in una casa di riposo .

Black-Nerone accogliendo gli ospiti, ha partecipato anche alla festa dell’anziano, e nell’ultima edizione ha partecipato con alcune foto ritratto insieme diversi anziani e proiettate durante la festa, in presenza del Sindaco. Questo maestoso cane pare sia riconducibile probabilmente , da quanto si apprende da alcune pagine web, ad un’antica razza di mastino siciliano o “cane di mannara “. Ad Ottobre scorso, alcuni giorni dopo l’ ultima edizione della festa dell’anziano, inizio’ la triste vicenda del povero randagio che per seguire il suo istinto, attirato da cagnette non sterilizzate scomparve, e dopo giorni fu ritrovato all’interno di una proprieta’ privata, dietro un cancello, nei pressi della struttura .

Contro il parere di chi lo deteneva, si fecero due tentativi di riportare Black-Nerone agli anziani della casa di riposo, percorrendo a piedi diversi km in salita fino alla struttura ed il cane nonostante vi fosse la presenza di due cagnette all’interno della proprieta’ lascio’ quel luogo per ritornare a casa. Purtroppo il giorno dopo il cane fu nuovamente dietro il cancello chiuso con un grosso lucchetto ed una catena, dove chi si e’ preso cura dell’ animale da diverso tempo, non’ e’ neanche la benvenuta. Lo scorso dicembre della vicenda, venne informato il Sindaco del paese ed anche l’assessore al randagismo , chiedendo di sterilizzare con urgenza il cane , affinche’ non si allontanasse dalla struttura, ma ad oggi pur presentando altre richieste, non si ha avuto risposta .

Solo da recente l’ufficio ecologia, informava senza aggiungere alcuna motivazione, che il programma di sterilizzazione dell’ASP veterinaria in estate e’ sospeso. .

In una terra dove il randagismo e’ un problema molto serio, fermare le sterilizzazioni sembra molto inopportuno… cosa ne pensano le associazioni animaliste della zona? In questo via vai i cani non sterilizzati possono essere investiti, mettendo a rischio anche l’ incolumita’ dell’automobilista che si trova a percorrere quel tratto di strada. Sterilizzare i randagi e’ importante per limitare il randagismo ed anche perche’ si elimina la tendenza ad allontanarsi dal luogo dove gli animali vivono abitualmente con la conseguente riduzione dei pericoli come incidenti stradali ed e’ per questo, cosi come prevede la normativa vigente (L.R. 15/2000 e l’art 5 del “regolamento comunale per la tutela ed il benessere degli animali d’affezione ” ) si sollecita prima che sia troppo tardi, che il cane, sia sterilizzato e visitato da un medico veterinario perche’ il povero randagio presenta sulla cute alcune lesioni. Black-Nerone essendo un randagio non’ e’ abituato a salire su un mezzo di trasporto e non’ e’ abituato al guinzaglio , quindi pur essendo mansueto e’ impossibile trasportarlo in uno studio veterinario senza l’intervento di una persona esperta che sappia gestire l’animale .

Purtroppo la strada non’ e’ l’unico pericolo a cui vanno incontro i poveri randagi che se non protetti costantemente tutto l’anno, con trattamenti antiparassitari efficaci, rischiano di ammalarsi fino a perdere la vita, cosi come probabilmente e’ successo alla povera Nerina, la femmina del branco, che viveva nel giardino della struttura, una cagnetta dolce e schiva, sterilizzata dal comune tempo fa.

Si spera che la sensibilita’ ed i sentimenti prevalgono sugli egoismi e che Black-Nerone tanto caro ai nonni ospiti del centro ed ai loro parenti, possa ritornare ad essere un cane libero nel territorio, ed a chi gli vuole bene . Si fa appello a chiunque voglia sollecitare le istituzioni per salvare la vita a questo splendido animale che non meritava certo di essere randagio, si fa appello anche alla direttrice del centro suor Mary Anne Nwiboko di avere compassione per questi poveri randagi e di promuovere non solo i balli, ma attivita’ di pet therapy a favore degli anziani tanto affezionati ai cani , impiegando questi meravigliosi randagi che donano benessere a chi soffre nel corpo e nello spirito, facendo in modo che il cane possa essere seguito da un tutor e ritornare nel loro giardino, cosi come e’ stato per tanto tempo .

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