Kamala Harris bersaglio di disinformazione con commenti sessisti e razzisti

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AgenPress. Da domenica, pochi minuti dopo che l’attuale vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha annunciato che sarà la candidata democratica alle elezioni presidenziali di novembre, è iniziata un’ondata di immagini false, insulti sessuali, insinuazioni razziste sui social media rivolto a Kamala Harris.

La prospettiva di Harris, con il sostegno del presidente Biden, degli alti funzionari del Partito Democratico e della stragrande maggioranza dei deputati e senatori democratici ha portato nei suoi confronti un’ondata di contenuti sessisti e false affermazioni, alcune delle quali sono già state smentite in passato.

Hanno scritto che Harris arrivò ai vertici della politica americana grazie ai favori sessuali, riferendosi alla sua breve relazione con l’ex sindaco di San Francisco Willie Brown“.

Altri dicono che deve la sua carriera politica al fatto che in realtà è un uomo“.

È emersa anche una foto che la mostra con Jeffrey Epstein, un finanziere americano che si è ucciso in prigione nel 2019 prima di essere processato per crimini sessualiQuesta foto è il risultato di un fotomontaggio, con l’immagine di Epstein sovrapposta a quella del marito della vicepresidente, Douglas Emhoff.

Questi attacchi non si limitano ad allusioni sessiste. Gli utenti della rete sostengono che la vicepresidente nata negli Stati Uniti non può candidarsi perché entrambi i genitori sono arrivati ​​negli Stati Uniti come immigrati, mentre altri la accusano di “gonfiare” le sue origini etniche nella speranza di ottenere un vantaggio politico.

Le applicazioni di intelligenza artificiale, ora ampiamente accessibili e in grado di produrre immagini false e iperrealistiche, minacciano di inquinare ulteriormente la campagna elettorale, in particolare sulla piattaforma X di Elon Musk, che sta finanziando la campagna per la rielezione di Trump.

Questo social network ha ridotto significativamente la moderazione dei contenuti e ha consentito agli account noti per il loro ruolo nella diffusione di contenuti falsi di continuare a utilizzare la piattaforma.

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