Matteo Hallissey (Radicali): “La scelta di Meloni di non sostenere von der Leyen è stata una piccola Italexit”

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AgenPress. Matteo Hallissey (segretario Partito Radicale) è intervenuto questa mattina a “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus. Durante l’intervista, Hallissey ha espresso le sue opinioni in merito alla rielezione di Ursula von der Leyen come Presidente della Commissione Europea e sulle implicazioni politiche di questa decisione.

Commentando la rielezione di Ursula von der Leyen, Hallissey ha dichiarato: “Noi crediamo che, anche se Ursula von der Leyen abbia, durante questi anni, commesso svariati errori e abbia cercato, soprattutto nella parte finale del suo mandato, di rincorrere le forze di destra per cercare la rielezione, oggi avere nuovamente una maggioranza composta dalle forze più riformiste, come socialisti, popolari, liberali e verdi, sia un successo e un dato molto importante. Aver evitato una maggioranza composta dalle varie formazioni di destra o che potesse contenere anche ECR è stato un risultato importante e utile. La decisione di Meloni di non votare Ursula von der Leyen e di arrivare senza una strategia chiara è stata una scelta sconsiderata per un paese come l’Italia.

Riguardo alla decisione del premier Meloni di non sostenere von der Leyen, Hallissey ha osservato: “Assolutamente sì, avrà degli effetti diretti. Quando la premier di uno dei paesi più importanti e rilevanti decide di non sostenere nessuna delle cariche principali all’interno del nuovo panorama dell’UE, fa un danno non soltanto al suo partito e alla credibilità della sua leadership, ma all’intero paese. Questo isolerà ulteriormente l’Italia e, come ha sottolineato anche il segretario di Più Europa, si tratta quasi di una piccola Italexit, una scelta miope di auto estromettersi dai ruoli principali dell’Unione Europea.

Sulle divisioni all’interno della maggioranza italiana e sul caso Vannacci, Hallissey ha commentato: “È veramente fantastico pensare che anche all’interno del gruppo che riunisce le formazioni più estremiste, razziste, omofobe, reazionarie di tutto il Parlamento Europeo, la Lega di Matteo Salvini riesce a farsi notare in maniera negativa. Tutte le formazioni politiche presenti all’interno del gruppo dei patrioti hanno votato contro la vicepresidenza di Vannacci, tranne la stessa Lega. Questo rende l’Italia ridicola agli occhi dell’Europa. Avere una forza di maggioranza che decide di sostenere un gruppo che riunisce le formazioni più estremiste d’Europa e poi essere bocciati da quello stesso gruppo è un capolavoro che poteva compiere soltanto Matteo Salvini. La maggioranza italiana esce da queste discussioni europee molto ammaccata e ridimensionata.

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