AgenPress – Secondo il diritto internazionale, l’Ucraina ha il diritto di attaccare obiettivi militari situati in territorio russo. Lo ha affermato il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg durante un’intervista al telethon di United News il 14 luglio.
La politica statunitense proibisce alle forze ucraine di usare armi fornite dagli USA per colpire obiettivi in profondità nella Russia. Il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto a Washington di revocare le restrizioni , affermando che la possibilità di usare armi statunitensi a lungo raggio come l’ATACMS in Russia e nella Crimea occupata produrrebbe “un risultato immediato”.
Nell’intervista, Stoltenberg ha affermato il diritto dell’Ucraina all’autodifesa.
“La mia posizione è che non vi è dubbio che l’Ucraina abbia il diritto di attaccare obiettivi militari legittimi sul territorio del paese aggressore, la Russia”, ha affermato Stoltenberg .
“Questo è chiaramente definito dal diritto internazionale. Poiché questa è una guerra che la Russia ha iniziato contro l’Ucraina, l’Ucraina ha il diritto all’autodifesa, e questo include attacchi sul territorio dell’aggressore. Questo è assolutamente chiaro per me.”
A giugno, il governo degli Stati Uniti ha dato all’Ucraina il permesso di attaccare obiettivi russi vicino al confine con l’Oblast di Kharkiv dopo la rinnovata offensiva di Mosca nella regione. Stoltenberg ha detto che questo è stato un passo gradito.
Stoltenberg ha osservato che un numero sempre maggiore di alleati sta “allentando le restrizioni” alla luce degli attacchi sempre più intensi della Russia.
“Accolgo con favore la decisione degli alleati di aprire la possibilità di un maggiore uso delle armi per colpire questi obiettivi”.
Il capo della NATO ha avanzato un argomento simile il 10 luglio durante il vertice del 75° anniversario dell’alleanza a Washington, DC
Gli Stati Uniti non hanno annunciato alcun cambiamento nella loro politica riguardo agli attacchi a lungo raggio in Russia. Il presidente Joe Biden ha eluso la domanda in una conferenza stampa dell’11 luglio, dicendo che gli attacchi contro Mosca non avrebbero “avuto senso”.