Concerto Taylor Swift: esposto Codacons contro speculazioni prezzi. Alcuni siti vendevano biglietti a prezzi superiori ai 13mila euro

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CHIESTO DI SANZIONARE CHI RINCARA PREZZI SFRUTTANDO L’EVENTO E SEQUESTRARE SITI WEB CHE VENDONO BIGLIETTI A TARIFFE STELLARI


AgenPress. E’ stato presentato alla Procura della Repubblica di Milano e all’Antitrust un esposto con cui il Codacons chiede di sanzionare e bloccare le speculazioni legate ai concerti della cantante Taylor Swift del 13 e 14 luglio presso lo stadio San Siro a Milano.

L’associazione aveva rilevato come sul web alcuni siti vendessero biglietti per l’evento a prezzi superiori ai 13mila euro, realizzando un evidente illecito a danno dei fan dell’artista americana.

“Si ritiene opportuno segnalare una pratica commerciale che oltre ad essere scorretta potrebbe integrare gli estremi del reato penale di aggiotaggio ai sensi dell’art. 501 c.p. – scrive il Codacons nell’esposto – Già in passato l’Agcm aveva sanzionato pratiche di questo tipo con sanzioni da 1,7 milioni di euro verso alcuni operatori del mercato ma, purtroppo, sembrerebbe che dette sanzioni non abbiano sortito l’effetto deterrente sperato. Come noto l’art. 21 comma 4-bis del Codice del Consumo precisa che “È considerata scorretta la pratica commerciale che richieda un sovrapprezzo dei costi per il completamento di una transazione elettronica con un fornitore di beni o servizi”.

E’ inoltre scorretta ai sensi dell’art. 20 comma 2 una pratica commerciale che sia “contraria alla diligenza professionale, ed è falsa o idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico, in relazione al prodotto, del consumatore medio che essa raggiunge o al quale è diretta o del membro medio di un gruppo qualora la pratica commerciale sia diretta a un determinato gruppo di consumatori”.

Dal punto di vista penale sembrerebbe essere configurabile il reato di aggiotaggio ai sensi del quale “Chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifici atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da euro 516 a euro 25.822.

Per tali motivi il Codacons ha chiesto alla Procura della Repubblica di Milano e all’Antitrust di aprire indagini sul caso disponendo il sequestro preventivo dei siti web in questione atteso il pericolo che la libera disponibilità degli stessi possa protrarre, e anche aggravare, le conseguenze dei reati, e la sospensione provvisoria della commercializzazione dei biglietti sulle piattaforme di secondary ticketing, valutando di irrogare le relative sanzioni amministrative pecuniarie da 5.000 euro a 500.000 euro.

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