L’estate di Feminism “In forme diverse” alla Casa internazionale delle Donne

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Nell’ambito di Diva’s Jazz, con la collaborazione di Archivia, Casa internazionale delle donne, LeSconfinate, Muovileidee, nasce la nuova rassegna che si terrà nei mesi di luglio e settembre


AgenPress. In forme diverse ci ricorda che le rivolte delle donne, che siano remote nel tempo o attualissime, trovano sempre nuove e coinvolgenti forme di espressione.

Si parte martedì 2 luglio alle ore 19, con la presentazione di “Iran. La lunga marcia delle donne”, edito da All Around,  in cui la giornalista Nadia Pizzuti ripercorre la storia delle battaglie delle donne iraniane per la conquista dei diritti.

Doppio appuntamento, presentazione e concerto, è previsto per mercoledì 10 luglio, per celebrare donne di canto e di lotta: alle ore 19, la cantante e musicista  Lavinia Mancusi ci trasferirà nel mondo di Violeta Parra, Mercedes Sosa e Chavela Vargas, appassionatamente ricostruito nel suo libro “Revolucionaria!” edito da Red Star Press; seguirà alle 21 il concerto,   patrocinato dalla Casa della Memoria e dal circolo Gianni Bosio.

Si torna all’Ottocento per scoprire figure di donne cancellate dalla Storia nello spettacolo teatrale di Chiara Bonome “Le sfacciate meretrici”, previsto per venerdì 12 luglio, alle ore 21.

Mercoledì 17 luglio alle ore 19 è di scena Tezeta Abraham, attrice etiope naturalizzata italiana, per raccontare il suo avvincente memoir “Nostalgia ”edito da Harper Collins.

Attrice, performer e qui anche nelle vesti di regista insieme a Christian Angeli, Giuditta Cambieri ha raccolto la sfida impegnativa di confrontarsi con le poesie ad alta tensione che Anna Segre ha dedicato, nel suo “A corpo vivo”(Marietti), alla potenza eversiva del desiderio: ne è nato “Cerniera”, spettacolo che va in  scena giovedì 18 luglio alle ore 21.

Tre importanti appuntamenti ci aspettano a settembre. Si inizia mercoledì 4 settembre alle ore 18,30 con la presentazione del libro di Laura Marzi “Raccontare la cura” edito da Futura nella collana Sessismoerazzismo.

Dalla famigerata sezione 209 del carcere di Evin, a Teheran, l’attivista Narges Mohammed, premio Nobel per la Pace nel 2023, non smette di far sentire la sua voce e di metterla al servizio di altre. “Più ci rinchiudono più diventiamo forti”, edito da Mondadori, che viene presentato giovedì 5 settembre alle ore 18,30 da Parisa Nazari, raccoglie le testimonianze di dodici donne detenute insieme a lei.

In pieno accordo con la sua originale formulazione, la rassegna si conclude, giovedì 19 settembre alle ore 21, con “Un volo leggero, per rispondere con la vita”: un racconto in canti e musica, animato dall’Ashira Ensemble e dalla voce suggestiva e potente di Evelina Meghnagi che sa unire tempi e mondi lontani.

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