Nisticò (AIFA): a giugno smaltite 400 procedure pendenti

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‘Il farmaco è cambiato, sfida è far arrivare innovazione al paziente’


AgenPress. “Abbiamo una nuova Commissione scientifica ed economica che sta lavorando a pieno regime e nel mese di giugno ha già tolto e smaltito tutto il pending, avevamo più di 400 procedure pendenti rispetto alle vecchie due commissioni. E questo è già un segnale, perché avere una Commissione economica e scientifica efficiente è molto importante per i tempi di accesso”.

Lo ha detto il presidente dell’Aifa Robert Nisticò alla XXIII edizione di Salute Direzione Nord, l’evento di Fondazione Stelline e organizzata da Inrete – Relazioni istituzionali e Comunicazione, ospitato presso il Belvedere 39° di Palazzo Lombardia a Milano. L’iniziativa gode del patronato di Regione Lombardia e del patrocinio del Comune di Milano.

“Dobbiamo far sì che l’innovazione arrivi al paziente. Sembra facile ma quando si parla di innovazione si parla di terapie innovative che dobbiamo saper regolamentare. Oggi il farmaco è cambiato, è intelligente e personalizzato, può essere una terapia genica, una terapia cellulare, può essere un farmaco insieme a un dispositivo medico, può essere un farmaco insieme a un dispositivo come un sensore messo sottopelle– ha aggiunto -. Dobbiamo essere pronti a nuove sfide e dunque anche l’Aifa deve modernizzarsi”.

Una delle sfide “è far sì che queste innovazioni raggiungano quanto prima il paziente – ha proseguito -. E intanto l’Italia si pone al secondo posto d’Europa dopo la Germania per il numero di molecole che mettiamo in commercio rispetto a quelle approvate centralmente. Quando si parla di early access, di accesso veloce, dobbiamo studiare nuovi modelli”.

In conclusione, Nisticò ha sottolineato che Aifa “nella sua rinnovata composizione, è impegnata a dare risposte a bisogni crescenti che trovano soluzioni nello sviluppo di terapie innovative nel contesto della medicina di precisione. Il nostro obiettivo infatti è quello di garantire ampio e rapido accesso ai trattamenti a tutti i pazienti anche in ottica di equilibro di sistema”.

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