AgenPress. Grande successo del Convegno sulle nuove minacce criminali e le investigazioni 5.0: organizzato dal Questore Alfredo Fabbrocini al Castello di Barletta con la partecipazione del vice Capo della Polizia, Prefetto Vittorio Rizzi, cofondatore e Consigliere di Indirizzo della Fondazione Insigniti OMRI.
Introdotto dal messaggio di saluto del sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano, e dai saluti istituzionali del sindaco del Comune di Barletta, dott. Cosimo Cannito, del presidente della Fondazione Insigniti OMRI – Ordine al Merito della Repubblica Italiana, prefetto Francesco Tagliente e del prefetto della Provincia di Barletta-Andria-Trani, dott.ssa Silvana D’Agostino, si è svolto, nella prestigiosa cornice del Castello Svevo di Barletta, il convegno “Le nuove minacce criminali e le investigazioni 5.0: dal mondo reale al virtuale e al metaverso”, convegno organizzato dal questore della Provincia di Barletta-Andria Trani, dott. Alfredo Fabbrocini.
Moderato dal direttore dell’agenzia di stampa Adnkronos Davide Desario, sono intervenuti il Procuratore Capo della Repubblica del Tribunale di Trani, Renato Nitti, la professoressa Donatella Curtotti, docente di diritto processuale penale presso l’Università di Foggia, e il vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, con funzioni vicarie, prefetto Vittorio Rizzi.
«Ringrazio il questore Alfredo Fabbrocini per aver organizzato questo importante foro di riflessione e confronto sulle nuove minacce criminali – ha sottolineato, nel suo intervento, il prefetto Tagliente – ma vorrei ringraziarlo, soprattutto, per essere riuscito a raccogliere l’eccellenza del sapere giuridico e della scienza operativa: dal procuratore Capo Nitti, alla professoressa Curtotti e al Prefetto Vittorio Rizzi, che non solo è Vice Direttore generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie. Un saluto affettuoso anche di buon lavoro al nuovo Prefetto Silvana D’Agostino».
«Sono qui nella veste di Presidente della Fondazione Insigniti OMRI, con un folto gruppo degli insigniti del Comitato provinciale BAT della Fondazione guidati dal valorosissimo Ufficiale Cosimo Sciannamea e dal referente per la comunicazione il giornalista cav. Paolo Pinnelli – ha proseguito Tagliente – e come Fondazione non potevamo mancare perché Vittorio Rizzi è anche un autorevolissimo esponente cofondatore e Consigliere di Indirizzo della Fondazione Insigniti Omri».
«Come presidente della Fondazione – ha proseguito Tagliente – voglio presentarvi Vittorio Rizzi come sicuramente non conoscete: un poliziotto servitore della Gente, guidato da un impeccabile etica del servizio pubblico. Al riguardo mi piace ricordare un episodio significativo per me: quando entrò in Polizia fu assegnato alla Sala Operativa della Questura di Roma che dirigevo in quegli anni. Quando lasciò l’incarico in Sala Operativa, e assegnato alla Divisione Investigazioni Speciali, volle salutare me con un dono firmato da Vincenzo Parisi, il grande Capo della Polizia per antonomasia. Alla mia domanda come avesse fatto a procurarsi quella dedica mi disse che in realtà lui era il nipote di Parisi, il figlio della sorella: per oltre un anno aveva lavorato accettando tutti i sacrifici e i disagi di un lavoro h24, compresa la mia severità formativa per i giovani collegi, senza mai far intuire a nessuno la sua stretta parentela con il grande Capo della Polizia. Quella sua lezione di etica nel servire la Gente è un modello di riferimento anche per gli appartenenti alla Fondazione. Vittorio Rizzi continua a stupirci con la sua cultura: in occasione della presentazione della Fondazione OMRI al Viminale ha tenuto anche una lezione magistrale sui diritti umani. E sentire un poliziotto parlare di diritti umani può essere normale, ma sentire quel poliziotto fare una lezione magistrale inorgoglisce il Paese».
«Prima di concludere – ha aggiunto Tagliente – voglio complimentarmi con gli organizzatori per la scelta del moderare di un evento incentrato sulla criminologia e criminalistica, il direttore responsabile dell’Adnkronos, Davide Desario: è la persona più qualificata a moderare interventi sulla lotta alla criminalità. È un grande direttore con le radici di cronista di nera, un giornalista che si è occupato della quasi totalità dei delitti commessi nella Capitale negli ultimi 25 anni, prima con la testata giornalistica Il Messaggero, dal 2018 come direttore del quotidiano Leggo e da luglio scorso come direttore dell’Agenzia di stampa Adnkronos».
«Infine voglio fare un cenno alla Fondazione OMRI -ha concluso Tagliente – un ente giuridico di partecipazione riconosciuto e costituito tra Insigniti al Merito della Repubblica Italiana, in attività o in congedo, appartenenti alle varie classi sociali e titoli onorifici, accomunati dal privilegio di essere Servitori dello Stato che vogliono continuare a servire il Paese. Un serbatoio di saperi e di competenze specialistiche messe a disposizione delle pubbliche amministrazioni e del mondo delle imprese per promuovere una cultura condivisa, tra mondo del fare e del sapere, soprattutto per tentare di superare la crisi di valori di alcune fasce giovanili e favorire il benessere delle future generazioni».