Antonio Scurati. Presidente Rai: nessun atto censorio ma anomalie. Da Serena Bortone violazione della policy aziendale

AgenPress – “Non possono essere attributi intenti censori al vertice aziendale”. Lo ha detto la presidente della Rai, Marinella Soldi, in audizione in Commissione di Vigilanza, parlando in merito alla vicenda della mancata partecipazione di Antonio Scurati.

“La ricostruzione dei fatti da parte dell’amministratore delegato in Commissione di Vigilanza – ha sottolineato Soldi – è nella sostanza corretta, ma l’audit restituisce un’immagine della vicenda più complessa di come è stata raccontata, con disallineamenti operativi e di comunicazione all’interno della direzione editoriale competente legati a una timeline degli eventi molto precisa ed è questo che mi ha indotto a una presa di posizione pubblica. Naturalmente l’audit non può interpretare le intenzioni sottostanti al comportamento, ritengo tuttavia che l’importanza della tempistica andasse evidenziata. In ogni caso tengo a precisare che non possono essere attributi intenti censori al vertice aziendale”.

Soldi ha quindi messo in evidenza “un’asimmetria nella contestazione mossa a Serena Bortone e la valutazione delle altre iniziative aziendali per le incongruenze operative e relazionali individuate proprio dall’audit. La violazione della policy aziendale da parte della conduttrice era nota da subito e avrebbe potuto essere contestata nell’immediatezza, ma una volta che era già disponibile un report di audit in bozza che evidenziava incongruenze sarebbe stato preferibile adottare un approccio unitario e affrontare in un unico contesto tutte le criticità emerse dal rapporto di audit. E’ un tema di opportunità. Non voglio entrare in questioni gestionali che competono all’amministratore delegato, ma resta il fatto che l’impatto mediatico di queste scelte ha provocato un’ulteriore strumentalizzazione in una vicenda così sensibile e delicata”.

 

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