L’UE e gli USA impongono sanzioni ai coloni israeliani

AgenPress. L’UE ha imposto sanzioni per la prima volta contro la violenza dei coloni israeliani radicali contro i palestinesi in Cisgiordania. Oggi gli Stati membri dell’UE hanno deciso in una procedura scritta le misure punitive contro le persone e le organizzazioni ritenute responsabili. Anche gli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni.

Gli attacchi contro i palestinesi, come la costruzione di insediamenti in Cisgiordania, sono visti come uno degli ostacoli agli sforzi per trovare una soluzione di pace a lungo termine nel conflitto in Medio Oriente, soprattutto dopo il massacro di Hamas in Israele il 7 ottobre. L’UE ha più volte condannato gli atti di violenza e la costruzione di insediamenti, ma finora non c’è mai stato il consenso necessario per adottare misure punitive.

La decisione sulle sanzioni viene quindi vista come un segno di un cambiamento di rotta nella politica israeliana dell’UE, anche se le misure punitive stesse hanno un impatto relativamente scarso sulle persone colpite. Idealmente, secondo i diplomatici, dovrebbero portare la magistratura israeliana a impegnarsi maggiormente nel perseguire la violenza dei coloni israeliani contro i villaggi e gli uliveti palestinesi.

Il Dipartimento del Tesoro di Washington ha annunciato che le nuove sanzioni sarebbero rivolte a due organizzazioni che avrebbero fornito sostegno finanziario a due coloni estremisti già sanzionati.

Uno dei motivi della situazione di tensione in Cisgiordania è che Israele ha espanso lì gli insediamenti contesi da quando ha conquistato l’area durante la Guerra dei Sei Giorni nel 1967. Il numero dei coloni nell’area che si trova tra il cuore di Israele e la Giordania è salito a circa mezzo milione. Includendo Gerusalemme Est sono addirittura 700mila. I coloni vivono tra circa tre milioni di palestinesi.

Le Nazioni Unite hanno classificato questi insediamenti come un grave ostacolo ad un accordo di pace perché lasciano poco territorio contiguo ai palestinesi in una possibile soluzione a due Stati. Un’altra ragione della situazione di tensione sono le incursioni dell’esercito israeliano nelle città della Cisgiordania a causa degli attacchi dei palestinesi contro gli israeliani.

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