Palermo. Gioielli, soldi, olio e panettoni per vincere appalti, 12 misure cautelari. In carcere Gaglio, ideatore del Borgo Parrini

AgenPress – L’indagine, coordinata dalla Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, ha portato a 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 6 misure di arresti domiciliari e 3 sospensioni.

Avrebbero corrotto con gioielli, denaro, olio, panettoni e offerte di assunzioni una serie di funzionari pubblici di diversi Comuni siciliani per vincere gare, ottenere rimborsi, accelerare pratiche. L’ennesimo giro di tangenti scoperto dai carabinieri di Palermo ha al centro il responsabile e alcuni dipendenti di una cooperativa sociale di Partinico che gestisce servizi per anziani, disabili e minori e una serie di pubblici ufficiali “infedeli”.

E’ Giuseppe Gaglio, presidente del cda della cooperativa sociale Nido D’Argento, il personaggio chiave dell’inchiesta con la complicità di dipendenti fidati come Massimiliano Terzo, Francesco Chiavello e Giuseppe Chiaramonte, aveva escogitato un piano accurato per vincere il maggior numero di appalti e assicurarsi puntualità dei pagamenti dei servizi sociali commissionati. I dirigente e i suoi individuavano il pubblico ufficiale da avvicinare “mediante un approccio reverenziale fino a irretirlo”, scrive il gip che ha disposto 12 misure cautelari.

Gallo è conosciuto per il progetto Borgo Parrini, la riqualificazione una frazione di Partinico, nel Palermitano.  Borgo Parrini, casette colorate ricoperte di mosaici e maioliche, ispirate agli edifici di Gaudí a Barcellona, è diventato meta turistica dopo la ristrutturazione voluta proprio da Gaglio che ha cominciato i lavori in case di sua proprietà. Sui muri di alcune abitazioni si leggono frasi di Gandhi e Mandela e le parole dello stesso Gaglio: “Io compongo frammenti di poco conto che insieme riprendono vita sprigionando bellezza e speranza”.

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