Mozione sfiducia. Santanché e ministri assenti. M5s: “accusata di aver truffato lo Stato, si dimetta”

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AgenPress – Daniela Santanchè non è presente in Aula: già in Senato l’estate scorsa aveva presentato la sua difesa per le vicende giudiziarie legate alla società Visibilia. Anche la scorsa settimana era in Aula, pochi giorni dopo lo scoppio dell’ennesimo caso, quello della presunta truffa all’Inps sulla Cig Covid: nel partito era calato il silenzio e più di qualcuno iniziava a parlare di “dimissioni”. Lei stessa ha specificato che in caso di rinvio a giudizio ci sarà una “valutazione per il bene del governo e del partito”.

“Oggi avrei voluto rivolgermi alla ministra Santanchè o ad altri ministri, che purtroppo oggi vediamo assenti. Evidentemente la maggioranza ha preferito tenerla nascosta e ne prendiamo atto”, ha detto la deputata Emma Pavanelli, che ha illustrato la mozione di sfiducia del Movimento alla ministra del Turismo. “Siamo arrivati oggi a quattro procedimenti in cui a vario titolo la ministra Santanché risulta coinvolta, per il momento solo sfiorata da accuse di concorso in bancarotta e riciclaggio, mentre personalmente indagata per falso in bilancio e truffa ai danni dell’Inps”.

Per “le gravissime accuse a carico, ci chiediamo se non sia doveroso un passo indietro in attesa che ogni dubbio sia fugato”. “È accusata di aver truffato lo Stato, di aver preso decine di migliaia di euro durante la pandemia per la Cig dei suoi dipendenti”, ha aggiunto Pavanelli. “Il quadro desolante che emerge è di un Paese che pativa per la pandemia”, mentre “lei, secondo l’accusa, lucrava sull’emergenza. Non era ancora ministra ma pur sempre senatrice” e si “scagliava contro il reddito di cittadinanza”.

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