AgenPress. L’Unione europea è determinata ad aumentare la sua prontezza alla difesa e le sue capacità di difesa complessive affinché siano all’altezza delle sue esigenze e ambizioni
nel contesto delle crescenti minacce e sfide per la sicurezza. Sulla scorta della
dichiarazione di Versailles e della bussola strategica, è determinata a ridurre le sue
dipendenze strategiche e ad accrescere le sue capacità. La base industriale e tecnologica
di difesa europea dovrebbe essere rafforzata di conseguenza in tutta l’Unione.
L’aumento della prontezza alla difesa e il rafforzamento della sovranità dell’Unione
richiederanno ulteriori sforzi, conformemente alle competenze degli Stati membri, per:
a) rispettare l’impegno comune di aumentare in modo sostanziale la spesa per la
difesa, e investire insieme in modo migliore e più rapido;
b) migliorare l’accesso dell’industria europea della difesa ai finanziamenti pubblici e
privati. In tale contesto, il Consiglio europeo invita il Consiglio e la Commissione
a esaminare tutte le opzioni per mobilitare finanziamenti e a riferire in merito
entro giugno. Si invita inoltre la Banca europea per gli investimenti ad adeguare la
sua politica di prestiti all’industria della difesa e la sua attuale definizione di beni a
duplice uso, salvaguardando nel contempo la sua capacità di finanziamento;
c) incentivare lo sviluppo e gli appalti congiunti per far fronte alle carenze in termini
di capacità critiche dell’UE, in particolare per quanto riguarda gli abilitanti
strategici, nonché per sfruttare appieno le sinergie tra i processi di pianificazione
della difesa a livello nazionale ed europeo;
d) potenziare gli investimenti cooperativi/congiunti nel settore della difesa, dalla fase
di ricerca e sviluppo a quella di pianificazione, fino all’industrializzazione e agli
appalti congiunti, e migliorare la prevedibilità, ad esempio attraverso contratti
pluriennali fissi;
e) aumentare la resilienza dell’industria europea della difesa, la sua flessibilità e la
sua capacità di sviluppare e produrre prodotti per la difesa innovativi, potenziando
la loro interoperabilità e intercambiabilità nonché garantendo la loro disponibilità
per gli Stati membri;
f) incentivare l’ulteriore integrazione del mercato europeo della difesa in tutta l’Unione,
agevolando l’accesso alle catene di approvvigionamento della difesa, in particolare
per le PMI e le società a media capitalizzazione, e riducendo la burocrazia;
g) migliorare la risposta rapida e l’individuazione tempestiva delle strozzature nelle
catene di approvvigionamento per il mercato della difesa e garantire che la
regolamentazione dell’UE non costituisca un ostacolo allo sviluppo dell’industria
europea della difesa;
h) sostenere le iniziative volte a continuare a investire nella manodopera qualificata
per far fronte alle prevalenti carenze di manodopera e di competenze nell’industria
della difesa.
- Il Consiglio europeo invita il Consiglio, l’alto rappresentante e la Commissione a portare
avanti rapidamente i lavori relativi alla comunicazione congiunta su una strategia per
l’industria europea della difesa (EDIS). Invita altresì il Consiglio a portare avanti senza
indugio i lavori sulla proposta relativa a un programma per l’industria europea della
difesa (EDIP) che l’accompagna. - L’attuazione della bussola strategica rimane un elemento chiave per aumentare la
prontezza alla difesa dell’Europa e dovrebbe essere accelerata. La capacità di
dispiegamento rapido dell’UE, la mobilità militare, le esercitazioni reali, il
potenziamento della sicurezza spaziale, la lotta contro le minacce informatiche e ibride
e il contrasto alla manipolazione delle informazioni e alle ingerenze da parte di attori
stranieri rivestono particolare importanza a tale riguardo. - Un’Unione europea più forte e più capace nel settore della sicurezza e della difesa
contribuirà positivamente alla sicurezza globale e transatlantica ed è complementare alla
NATO, che rimane il fondamento della difesa collettiva per i suoi membri. - Quanto precede fa salvo il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di
taluni Stati membri e tiene conto degli interessi di tutti gli Stati membri in materia di
sicurezza e di difesa