AgenPress – L’affondamento della Rubymar, una nave battente bandiera del Belize e di proprietà del Regno Unito, ieri presenta un “rischio ambientale” per il Mar Rosso, hanno detto i funzionari, a causa del carico della nave che trasportava fertilizzanti.
La nave è stata attaccata dai ribelli Houthi a febbraio e da allora ha perso in mare una chiazza di petrolio lunga chilometri.
Il carico della nave, pari a circa “21.000 tonnellate di fertilizzante a base di fosfato di ammonio”, rischia di disperdersi nell’ambiente marino circostante, ha affermato il Comando Centrale degli Stati Uniti.
In una dichiarazione odierna, il direttore del programma MENA di Greenpeace, Julien Jreissati, ha messo in guardia dalle conseguenze ecologiche e ambientali di “ampia portata” senza un’azione urgente e l’accesso al luogo del naufragio.
“Oltre a eventuali ulteriori perdite di olio combustibile dai motori, l’affondamento della nave potrebbe aprire ulteriori brecce nello scafo, consentendo all’acqua di entrare in contatto con migliaia di tonnellate di fertilizzante, che potrebbero poi essere rilasciate nel Mar Rosso e sconvolgere l’equilibrio degli ecosistemi marini, innescando effetti a cascata lungo tutta la rete alimentare”, ha aggiunto.
Ahmed Awad bin Mubarak, ministro degli Esteri del governo yemenita riconosciuto a livello internazionale ad Aden, ha dichiarato in un post su X: “L’affondamento della Rubymar è una catastrofe ambientale che lo Yemen e la regione non hanno mai sperimentato prima”.
Un leader Houthi ha dichiarato sabato di ritenere il primo ministro britannico Rishi Sunak e il suo governo responsabili dell’affondamento della Rubymar, ma che potrebbe rimettere a galla la nave, “permettendo ai camion degli aiuti di entrare a Gaza”.
Gli Houthi, sostenuti dall’Iran, che controllano lo Yemen settentrionale e altri centri importanti, affermano di agire in solidarietà con i palestinesi di Gaza.