Afghanistan. I talebani vietano ai media di trasmettere nei loro programmi voci femminili

AgenPress – I talebani hanno imposto il divieto alle donne di comunicare con stazioni radio o canali televisivi nella provincia di Khost, nel sud-est dell’Afghanistan. Secondo quanto riferito, i capi dei media sono stati messi in guardia dal trasmettere voci femminili nei loro programmi.

L’Afghanistan Journalists Center (AFJC) ha ottenuto una dichiarazione di Abdul Rashid Omari, il comandante talebano del dipartimento di sicurezza di Khost, che critica i media per aver trasmesso programmi educativi e sociali che coinvolgono le ragazze.

Esprimendo preoccupazione, l’AFJC ha esortato i talebani a revocare la sua decisione. La dichiarazione di Omari ha evidenziato le preoccupazioni per le stazioni radio private di Khost che trasmettono contenuti che considera inappropriati, citando come problematica la messa in onda di lezioni scolastiche e programmi sociali con una significativa partecipazione femminile. La dichiarazione accusava le ragazze di avere “contatti illegittimi” con i presentatori durante questi programmi, che presumibilmente portavano a “comportamenti inappropriati” in conflitto con le “maniere islamiche”.

Inoltre, la dichiarazione dà istruzioni al dipartimento provinciale dell’informazione e della cultura di affrontare la questione con le organizzazioni dei media, sottolineando la mancanza dei permessi necessari da parte del dipartimento educativo per la trasmissione di contenuti educativi.

L’AFJC ha definito la decisione del dipartimento di sicurezza “senza precedenti”, sollevando preoccupazioni tra i giornalisti riguardo alle attività del dipartimento di informazione e cultura. Vi è un crescente sospetto che il dipartimento possa facilitare il rilascio di tali dichiarazioni restrittive.

Attualmente a Khost operano 15 stazioni radio private e 3 canali televisivi, oltre alla stazione televisiva e radiofonica statale RTA, controllata dai talebani.

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