AgenPress. Nel contesto del convegno Italian Investment Council Remind è intervento Alberto Franceschini Weiss, Presidente di Ambromobiliare, riguardante il ruolo cruciale della Borsa Valori come elemento fondamentale per la realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Dopo l’apertura del Ministro Raffaele Fitto sullo stato attuale del PNRR e dei progetti correlati, il Presidente di Ambromobiliare, Franceschini Weiss, ha sottolineato l’importanza della Borsa Valori come infrastruttura nazionale essenziale per garantire una corretta attuazione del PNRR.
“Ruolo della Borsa è di permettere ad imprese meritevoli di raccogliere capitale azionario dal Pubblico Risparmio per sostenere la propria crescita, il cui accesso”. Ma questo non vale per tutti. Infatti “possono quotarsi solo quelle imprese che hanno un progetto di crescita e sono strutturate per dialogare con investitori di minoranza: devono essere trasparenti, avere una governance adeguata e non accentrata nelle mani di un solo padre-padrone, tenere bilanci certificati, e avere una perfetta rispondenza alla legge. Ecco che allora in Borsa si trovano le controparti ideali per lo Stato in relazione all’attuazione del P.N.R.R., che ha necessità di avere al suo fianco imprenditori capaci ed onesti e soprattutto finanziariamente solidi.
Il legame tra Borsa e PNRR si basa sulla considerazione che le imprese quotate sono: più solide, più organizzate dal punto di vista manageriale, più trasparenti, ligie alla legge”.
Tuttavia, Sebbene sia un fattore fondamentale per determinare l’attuazione del PNRR la Borsa non vive un periodo felice: “La Borsa di Milano si è rivelata nel 2023 la più dinamica in Europa con ben 39 quotazioni in un anno; tuttavia, su un totale di 429 società quotate, va evidenziato come la presenza di imprese medio-grandi (con oltre 500 milioni di fatturato) sia diminuita del 30%: infatti questo gruppo è sceso da quasi 320 imprese quotate del 2013 a 226 nel 2023. Inoltre, è stato solo grazie alla creazione del segmento dedicato alle PMI, l’EGM (Euronext Growth Milano – Ex AIM Italia) che si sono quotate 203 PMI dal 2009 ad oggi, il cui fatturato medio è di circa 50 milioni. Infine, se si guarda alla raccolta di capitale, la raccolta media per ogni quotazione si è ridotta drasticamente: da oltre 150 milioni dei primi anni 2000 a meno di 15 milioni negli ultimi anni”.
Secondo il Presidente di Ambromobiliare le cause sono essenzialmente due, la prima di ordine regolamentare, ovvero “oggi la Borsa di Milano è strutturata per accogliere bene le PMI, ma ha ancora un regolamento asfissiante e rigido per le imprese medio-grandi a causa delle procedure impostate da CONSOB che rendono l’accesso alla borsa costosissimo e complicato”. Mentre la seconda riguarda l’assenza di investitori istituzionali di lungo termine come assicurazioni e fondi pensione.
“Le riserve tecniche “Vita” sono circa 1.000 mld, di cui solo il 5% investiti sull’azionario; i Fondi Pensione sono pari a circa 200 mld, di cui 32 mld investiti sull’azionario estero e solo 1,5 mld in azioni domestiche”.