Strage di Erba, Avv. Schembri: “Rosa, come Olindo, è molto felice ma consapevole che la revisione prevede anche la conferma della condanna”

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AgenPress. Strage di Erba: il 9 gennaio scorso la Corte d’Appello di Brescia ha ammesso il ricorso di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per il grave fatto di sangue dell’11 dicembre 2006.

Il primo marzo prossimo ci sarà la prima udienza dopo l’istanza di revisione della sentenza di condanna, presentata dai difensori dei due coniugi e dal sostituto pg di Milano.

Ricordiamo che la coppia è stata condannata all’ergastolo in tutti e tre i gradi di giudizio perchè accusata dell’uccisione di Raffaella Castagna, di suo figlio Youssef Marzouk (di poco più 2 anni), della madre di Raffaella nonché nonna del bambino Paola Galli e della vicina di casa Valeria Cherubini.

Le novità sono state approfondite a “Crimini e Criminologia” su Cusano Italia TV. Tra gli altri è intervenuto l’avvocato Fabio Schembri. Uno dei legali di Olindo e Rosa ha detto: “Fino a qualche anno fa i giornalisti o le testate giornalistiche come Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV che trattavano la vicenda della strage di Erba sollevando forti dubbi sulla reale colpevolezza di Olindo e Rosa ed evidenziando i troppi lati oscuri delle tre sentenze di condanna, venivano dileggiati e vilipesi.

Oggi, finalmente, credo che il lavoro di giornalisti come lei, Fabio Camillacci, o di Antonino Monteleone delle Iene e altri, dev’essere considerato certamente meritorio. Sicuramente questa revisione del processo ripaga di tante amarezze proprio quei pochi cronisti che fin dall’inizio sollevarono molti dubbi sull’ergastolo ai coniugi Romano, andando contro quello che era il trend dei colpevolisti.

Ci tengo a precisare una cosa visto che molti togati, o perché in malafede o perché male informati, hanno messo in giro notizie false: le richieste di revisione che abbiamo avanzato, hanno passato il vaglio di ammissibilità, quindi l’1 marzo prossimo comincerà un vero e proprio nuovo processo pubblico a Olindo Romano e Rosa Bazzi; processo che si concluderà o con la conferma della condanna all’ergastolo o con l’assoluzione piena dei due. Si comincerà ovviamente con l’ammissione delle nuove prove presentate da noi avvocati difensori e dal procuratore Tarfusser. E noi abbiamo nuove prove consistenti e rilevanti che andranno a impattare e destrutturare la sentenza di condanna.

La Corte d’Appello di Brescia, infatti, nel dire sì alla revisione, ha ritenuto che le prove da noi presentate sono da considerarsi potenzialmente nuove e in grado di intaccare la condanna. Inoltre, noi mettiamo in dubbio tutta una serie di verbali che sorreggono le tre vecchie prove; esistono cioè delle ipotesi di reato che vanno a incidere sulla sentenza di condanna. Voglio anche precisare che, dal 9 gennaio scorso, cioè da quando la Corte d’Appello di Brescia ha emesso il decreto di citazione a giudizio, Olindo e Rosa non sono più condannati ma imputati, ovvero chiamati a comparire. L’avvocato Diego Soddu e l’avvocato Luisa Bordeaux che fanno parte del nostro pool difensivo hanno sentito Rosa Bazzi; l’avvocato Soddu l’ha anche incontrata personalmente. Rosa aveva appreso la bella notizia dai media e poi ha avuto la conferma da noi.

‘Sono molto felice’, ha esclamato Rosa Bazzi, così come Olindo. E’ chiaro che entrambi sono comunque consapevoli dei rischi di un processo; cioè sanno che potrà finire con la conferma della condanna o con l’assoluzione. Comunque, ora c’è questa nuova possibilità che inseguivamo da 17 anni: finalmente si discuterà su tutte le perplessità legate alle vecchie prove. E’ una strada in salita che stiamo percorrendo da oltre 17 anni, ora siamo arrivati quasi in cima e vediamo quello che succederà”.

 

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