Cina. Terremoto nella provincia di Gansu, 118 vittime, quasi 400 feriti. Interrotte acqua ed elettricità

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AgenPress – Almeno 118 persone sono state uccise  dopo che un terremoto ha colpito la Cina nordoccidentale, hanno riferito martedì i media statali, mentre le squadre di soccorso si sono affrettate per raggiungere i sopravvissuti a temperature sotto lo zero.  397 feriti, danneggiati più di 4.700 case nel Gansu, hanno riferito le autorità provinciali in una conferenza stampa.

Il terremoto, il più mortale in Cina da quasi un decennio, ha scosso la contea di Jishishan, nella provincia di Gansu, lunedì notte tardi, danneggiando case e strade. I soccorritori sono corsi alla ricerca dei sopravvissuti intrappolati sotto le macerie, mentre i residenti si sono precipitati all’aperto, rannicchiandosi durante la notte nel gelido inverno.

Il Gansu si trova tra gli altipiani del Tibet e del Loess e confina con la Mongolia. Questa remota regione è una delle più povere ed etnicamente diversificate della Cina.

L’epicentro del terremoto è stato nella prefettura autonoma di Linxia Hui, sede di molti gruppi musulmani cinesi, tra cui gli Hui, Bonan, Dongxiang e Salar.

Le autorità cinesi hanno affermato che il sisma è stato di magnitudo 6,2 sulla scala Richter, mentre l’US Geological Survey (USGS) ha registrato una magnitudo di 5,9 e una profondità di 10 km (6 miglia). Si sono verificate circa 10 scosse di assestamento, hanno riferito le autorità locali.

Il terremoto si è verificato poco prima di mezzanotte mentre molti dormivano nelle loro case. Secondo lo United States Geological Survey, ha misurato una magnitudo di 5,9 a una profondità di poco più di 6 miglia. Il China Earthquake Networks Center (CENC) ha fornito una lettura leggermente superiore di magnitudo 6,2.

L’epicentro si trova vicino al confine tra Gansu e Qinghai, una regione montuosa al confine orientale dell’altopiano tibetano. Il sisma è stato seguito da nove scosse di assestamento di magnitudo 3 e superiore a partire dalla mattina, secondo il CENC.

Le scosse iniziali sono durate quasi 20 secondi e sono state avvertite nella capitale provinciale di Lanzhou, a 102 chilometri di distanza.

Alcune case dei villaggi nel Gansu e nel Qinghai sono crollate in macerie, e i vigili del fuoco hanno tirato fuori i sopravvissuti dalle macerie nell’oscurità, come hanno mostrato le riprese della CCTV.

Il terremoto ha anche interrotto la fornitura di acqua ed elettricità, nonché i segnali mobili in alcune aree, complicando i soccorsi.

Secondo i funzionari provinciali, almeno 4.000 vigili del fuoco, agenti di polizia e soldati sono stati inviati nella zona del disastro nel Gansu, insieme a migliaia di tende, letti pieghevoli, trapunte e bracieri portatili.

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