Acerbo (Prc-Up): Thyssenkrupp 16 anni dopo, introdurre il reato di omicidio di omicidio sul lavoro

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AgenPress. Oggi ricorre il sedicesimo anniversario della strage della Thyssenkrupp. Sette operai persero la vita in maniera terrificante bruciati da un getto di olio bollente in fiamme. Oggi è doveroso denunciare che i responsabili degli omicidi sul lavoro nel nostro paese sono quasi sempre impuniti, che i controlli sono assolutamente insufficienti e che il numero delle vittime è altissimo. C’è troppa impunità per i datori di lavoro responsabili degli omicidi bianchi.
Per questo sosteniamo e invitiamo a firmare la proposta di legge di inziativa popolare dell’USB per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi e gravissime. E’ ora che i responsabili della mancata sicurezza la smettano di cavarsela – nei rari casi in cui le responsabilità vengono prontamente accertate – con un’accusa di omicidio colposo.
Quella dei morti sul lavoro dovrebbe essere un’emergenza nazionale ma l’azione dei governi va in direzione opposta, quella di non disturbare le imprese con i controlli, le sanzioni e le pene. Il Presidente del Consiglio Meloni continua su questa strada quando dice che bisogna “lasciar fare alle imprese”.
Denunciamo la colpevole negligenza che vede da anni una carenza di organici per i controlli mentre ogni giorno continua la strage infinita.
La strage della Thyssenkrupp ci ricorda anche che la privatizzazione della siderurgia fu un fallimento sotto ogni punto di vista.
E’ quanto dichiara, in una nota, Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare.
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