Question time. Iniziative a sostegno di lavoratori e famiglie. Meloni: “Avvio della riforma Irpef con l’eliminazione dell’aliquota del 25 per cento”

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AgenPress. Per le famiglie, si prevede una riduzione dei contributi a carico dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35.000 euro, misura che vale in media circa 100 euro in più al mese in busta paga. Si prevedono inoltre l’avvio della riforma Irpef, con l’eliminazione dell’aliquota del 25 per cento, l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito in un unico scaglione al quale si applica l’aliquota del 23 per cento, con un risparmio annuo che arriva fino a 260 euro; l’aumento della soglia di detassazione dei fringe benefit dagli attuali 258 euro fino a 2.000 euro per i lavoratori con figli e 1.000 euro per tutti gli altri; il dimezzamento della tassazione sui premi di produttività; la diminuzione del canone in bolletta da 90 a 70 euro.

Abbiamo poi introdotto un pacchetto di misure dedicate alle famiglie con figli: come sapete, si prevede l’esonero completo dal pagamento dei contributi per le lavoratrici dipendenti stabili con due figli fino al compimento dei dieci anni del figlio più piccolo e con almeno tre figli, fino al compimento dei diciotto anni del figlio più piccolo. Credo sia un segnale estremamente importante. L’esonero ha un limite massimo annuo di 3.000 euro e corrisponde anche al beneficio lordo annuo in busta paga. C’è l’aumento del bonus nido a 3.600 euro annui per i nati nel 2024 con almeno un fratello under dieci per famiglie con ISEE fino a 40.000 euro. La mensilità aggiuntiva di congedo parentale retribuita al 60 per cento per quest’anno è all’80 per cento.

Per le imprese, abbiamo introdotto una super-deduzione del 120 per cento del costo del lavoro in caso di nuove assunzioni, purché si tratti di maggiore occupazione, quello che chiamiamo il “più assumi meno paghi”, che arriva al 130 per cento se si assumono mamme, giovani, disabili, ex percettori di reddito di cittadinanza.
Per i lavoratori autonomi, dopo l’estensione del regime forfettario, abbiamo rinviato al 2024 l’acconto Irpef di novembre, consentito la rateizzazione anche fino a cinque mesi e abbiamo introdotto il concordato preventivo biennale.
È un lavoro che chiaramente racconta una visione, che va fatto immaginando una legislatura che è quella che abbiamo a disposizione per cercare di fare sempre dei passi avanti.

Il prossimo passo da compiere immediatamente è, a mio parere, la completa attuazione della delega fiscale, che chiaramente scandirà gli ulteriori prossimi passi in questo senso e dopo un’attesa durata decenni consentirà finalmente di riformare profondamente il fisco italiano, rendendolo più giusto, più efficiente e capace di fare la sua parte nel ricostruire il rapporto che serve tra lo Stato e gli italiani, che noi non consideriamo sudditi, ma vogliamo considerare cittadini.

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