Ucraina. Tajani, Italia pronta a organizzare un business forum a Kiev. Allo studio ottavo pacchetto di armi

AgenPress –  “Siamo pronti a organizzare un business forum qui a Kiev con le imprese italiane. Chi oggi aiuta gli ucraini, domani sarà protagonista della ricostruzione”.

Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrando i giornalisti nella capitale ucraina, ricordando che Confindustria ha aperto un ufficio presso l’ambasciata italiana a Kiev.

L’Italia e l’Ucraina hanno organizzato una conferenza bilaterale sulla ricostruzione. In questo quadro è stato firmato l’accordo per la ristrutturazione della cattedrale della Trasfigurazione di Odessa, del valore di 45 milioni di euro spalmati su tre anni.

Alla presenza del ministro della Cultura Rostyslav Karandieiev, del sindaco di Odessa Gennadiy Trukhanov nonché dei presidenti della Triennale di Milano Stefano Boeri del MAXXI di Roma Alessandro Giuli, la discussione si è articolata sui modi per far fiorire questa cooperazione nel futuro.

“Mi auguro che i progetti e piani annunciati oggi e la ricostruzione post bellica, che è stata lanciata, possa coinvolgere moltissimi esponenti”, ha detto Karandieiev. “Grazie di tutto il cuore al popolo italiano per il sostegno e la solidarietà dai primi giorni della guerra”. Secondo Boeri “a ottobre già avremo ipotesi concrete su come organizzare i lavori per la ristrutturazione”. “L’ambizione – ha precisato – non è solo di contribuire alla ricostruzione della cattedrale della Trasfigurazione ma anche di altri edifici danneggiati nonché al futuro piano urbanistico della città”.

L’Italia è pronta ad aiutare l’Ucraina anche in vista del prossimo inverno nella protezione delle infrastrutture e sta lavorando all’ottavo pacchetto di armi da inviare a Kiev,  ha aggiunto  Tajani nell’incontro con Zelensky a Kiev.

“Vediamo quello che possiamo dare, gli ucraini sono sempre interessati alla difesa aerea. Ma nella lista non ci sono solo armi letali, servono anche i cappotti ad esempio o i visori notturni. Per noi la linea guida è sempre nulla che vada oltre la frontiera”.

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