Freni (sottosegretario all’Economia): “Nessuna preoccupazione per lo spread. Soglia critica è 340-350”

AgenPress. “Mi rendo conto che talvolta l’assenza di notizie o la noia delle notizie possa creare notizie, però 200 punti di spread con un calo a 194-196, non è affatto un tasso preoccupante. Noi avevamo ad aprile e maggio di quest’anno uno spread più alto. Se guardate le serie storiche, punti di spread non è affatto una reazione preoccupante, anche perché il livello dei tassi attuali con il tasso su BTP decennale a 4,8 crea sicuramente un peso per le finanze pubbliche in termini di spesa per interessi, il che ovviamente aggrava progressivamente la percezione dei mercati. Io non mi preoccupo minimamente, non siamo nel 2011, non c’è assolutamente il rischio reazioni dei mercati, anche perché l’Italia è considerato oggi un paese molto più affidabile di quanto non lo fosse considerato In altri tempi. Quindi, personalmente la reazione dei mercati non la vedo né preoccupante, né scomposta e aggiungo io che la nadef è soltanto la cornice nella quale reinserire la legge di bilancio. Mi preoccuperò quando lo spread dovesse salire, ma non credo che avverrà, sopra una soglia di guardia. Io credo che una soglia di guardia dello Spread possa essere il massimo della serie storica toccato negli ultimi 4 anni, quindi 3,40/3,50 che è il massimo dal 2018 ad oggi”.

Soldi per il ponte ci sono in manovra.

Il ponte si costruisce con quelli che sono le famose tabelle investimenti e la legge della contabilità ci vieta di usare i soldi che useremmo per gli investimenti per finanziare la spesa corrente. Vuol dire che i soldi che metteremo sul ponte, e confermo che ce li metteremo, non li potremmo usare per altro che per investimenti. Vuol dire che i soldi possono essere usati solo per investimenti e il ponte ovviamente è un investimento per sua natura e quindi prende i soldi da una tabella del bilancio dello Stato diversa. I soldi per il ponte ci sono, il ponte partirà nel 2024, aggiungo che è la prima volta in Italia che si ha la progettazione esecutiva pronta prima degli stanziamenti a bilancio perché, con una mossa molto intelligente, il ministro Salvini ha recuperato la progettazione esecutiva già approvata precedentemente alla quale è stata apportata solo qualche minima modifica, con ciò consentendo di risparmiare almeno due anni sulla costruzione del ponte”.

Nessuno scambio MES-deficit con Ue.

“Non siamo al mercato ed in Europa a tutto si pensa tranne che a scambiare il maggior deficit con il col Mes. La cosa importante per l’Europa, che abbiamo mantenuto in questa Nadef, è il tracciato di riduzione del debito, se non avessimo garantito la riduzione del debito qualcuno avrebbe probabilmente mugugnato, a ragione, ma abbiamo garantito un calo tendenziale a 139,6% dal 140%”.

E’ quanto dichiara Federico Freni, sottosegretario all’Economia, a 24 Mattino su Radio 24.

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