AgenPress. È diventato di moda per non battezzati e non credenti il cosiddetto funerale laico ” rito” al quale neanche il Presidente emerito Napolitano si è sottratto. Con tutto il rispetto e la delicatezza del caso, parlare di funerale laico è un ossimoro ed anche una imprecisione che dimostra la confusione imperante ad ogni livello.
Il rito funebre ed è bene ricordarlo, è un atto della liturgia cattolica a consolazione dei superstiti e suffragio dell’anima del defunto come recitano i praenotanda del messale romano.
I praenotanda per intenderci sono le linee guida o il libretto di istruzione del messale. Pertanto dato che il rito funebre (il quale puo’ benissimo essere celebrato come il matrimonio senza messa) è concetto strettamente religioso, non si comprende come possa essere allo stesso tempo laico, insomma un ossimoro.
Piuttosto resta poco chiaro il perché il Papa, pur presente alla camera ardente di Napolitano, non abbia benedetto la salma. Il rispetto della laicità non impedisce ad un religioso il dovere di accompagnare anche il non credente alla misericordia di Dio, anzi da un punto di vista pastorale sarebbe persino piu’ necessario”.
Lo dice in una nota il Presidente di Unione Cristiana Sen. Domenico Scilipoti Isgrò.