Napolitano. L’omaggio dei presidenti di Camera e Senato. “Ha svolto ruoli e assunto scelte difficili. Ha attraversato tempi perigliosi”

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AgenPress –  “Napolitano sapeva unire lo slancio ideale al realismo politico. Ha guidato il Paese in uno dei momenti più complessi. Con a sua morte scompare una figura di altissima levatura politica”. Ha detto  il presidente della Camera Lorenzo Fontana nel corso del funerale laico di Napolitano.

Il  presidente del Senato Ignazio La Russa ha ricordato come Napolitano “ha sempre rivendicato – con orgoglio – la propria storia politica, le proprie radici, i valori in cui ha creduto. Come ho ricordato in Aula, in occasione dei suoi 70 anni di attività parlamentare, Giorgio Napolitano è stato testimone di una cultura che si fa politica e di una cultura politica che si fa istituzione. Da Capo dello Stato ha guidato la Nazione, riconoscendosi in quei valori che sono le fondamenta della nostra Carta Costituzionale. Certo, come tutti i grandi leader, ha avuto nell’agone politico confronti e contrasti, anche duri”.

“Ha svolto ruoli e assunto scelte difficili. Ha attraversato tempi perigliosi che, tuttavia, ha sempre affrontato con la coerenza dei propri convincimenti politici e culturali, sapendoli conformare all’evoluzione dei tempi e delle mutate realtà storiche e sociali”.

“La mia stima verso di lui si è rafforzata per il suo operato di profonda attenzione verso le nostre Forze armate e verso il ruolo fondamentale che queste svolgono per la difesa e la sicurezza della Nazione e dei cittadini. Al presidente Napolitano sarò inoltre sempre grato per l’impegno e la dedizione che volle dedicare alle celebrazioni per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, contribuendo così a rafforzare il senso di appartenenza, l’amore verso la nostra Patria e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e identitario”, ha detto ancora La Russa.

“Alla Signora Clio, ai figli e a tutti i familiari del Presidente Emerito desidero rinnovare il commosso abbraccio mio personale e di tutto il Senato della Repubblica. La scelta di questo estremo saluto con rito laico che tutti – a partire dal Sommo Pontefice – abbiamo rispettato, non mi impedisce di pensare che il suo garbato e ironico modo di fare e il suo spirito continueranno a vivere nel ricordo degli italiani ma anche in qualcosa di più grande di tutti noi. Ciao Presidente”.

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